
Quando è troppo, è troppo. Se lo devono essere detti anche in Rai, che mai come in questo momento sembra piccola, piccola. Dopo l'annuncio di un'apertura di inchiesta interna per "Report" e la sospensione di Vauro dalla trasmissione di Santoro, "Annozero", oggi la preoccupazione è circolata nella redazione di Fabio Fazio, "Che tempo che fa", forse già smentita.Loris Mazzetti, curatore del programma, aveva annunciato all'associazione Articolo 21 di aver ricevuto una comunicazione informale che bloccherebbe la partecipazione di Rita Levi Montalcini alla puntata del 26 aprile. Ma la notizia sarebbe stata veramente troppo grossa: così è giunta una tardiva nota in cui la Rai faceva marcia indietro: «Nessuno stop a Rita Levi Montalcini né a "Che tempo che fa", né in nessuna altra trasmissione della Rai», ha fatto sapere Mauro Masi, direttore generale di Viale Mazzini, secondo il quale la presenza dell'illustre scienziata negli studi della radiotelevisione pubblica è sempre un onore.
Eppure, forse qualcosa era accaduto. Altrimenti Mazzetti non avrebbe detto: «C'è una cosa che in questi giorni ci lascia un po' perplessi: circa un mese e mezzo fa avevamo annunciato alla rete di voler festeggiare in trasmissione i cento anni di Rita Levi Montalcini. In un primo momento avevamo ricevuto il benestare: del resto la signora Montalcini, prima di essere senatrice a vita, è soprattutto un'intellettuale e una donna di scienza... ieri invece, ci è stato comunicato in maniera informale che la cosa non era più possibile. Adesso attendiamo una lettera ufficiale e le motivazioni», «Mi auguro - sottolinea Mazzetti - si sia trattato solo di un eccesso di zelo da parte dell'azienda e che alla fine, il 26, la puntata si possa fare per come era stata pensata...». «Quello che sta avvenendo in questi giorni a Viale Mazzini è un atto di censura e intimidazione generale, un reale tentativo di limitare il nostro lavoro».
Che la Rai nell'era berlusconiana sia sempre più privata che pubblica lo dimostrano le ben note epurazioni dovute all'editto bulgaro di Berlusconi, che fecero allontanare dalla tv Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi. Poco dopo fu allontanata anche Sabina Guzzanti. Proprio l'attrice comica, che stasera sarà ospite ad Annozero al posto di vauro e promette sorprese, ora rivela cosa c'è dietro il caso meno eclatante, quello che coinvolge "Report". In veste di "detective", Guzzanti denuncia dal suo sito di aver scoperto «cosa c'è in ballo contro Report». Guzzanti spiega che «il servizio incriminato è quello sulle social card che avrebbe irritato Tremonti il gandhiano». Per ora, spiega, «non c'è nessuna accusa ufficiale si sa solo che il contratto della giornalista Giovanna Boursier (l'autrice dell'inchiesta) è al vaglio dei piani superiori e il servizio è sotto i bisturi del comitato etico». Poi il commento su quanto sta accadendo in Rai: «Che brividi, che schifo. Ancora una volta siano maledetti tutti quelli che si prestano a collaborare. Tanto alla fine saranno stati tutti coraggiosi e partigiani ma per adesso possiamo permetterci di esternare nei loro confronti tutto il nostro disprezzo. E non c'è tengo famiglia che tenga, la famiglia la teniamo tutti».
La polemica su Annozero, nel frattempo, continua. Per Italo Bocchino del Pdl "è Santoro a violare lo spirito del servizio pubblico". Nella puntata di questa sera si parlerà ancora di terremoto. L'inviato Sandro Ruotolo si collegherà dai paesini colpiti dal sisma.
16 aprile 2009

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