
"Si può bene capire quale sia il mio giudizio sulla vicenda delle nomine Rai decise a casa Berlusconi". Molto negativo, "ma non entro nei particolari, parlerò più compiutamente nella sede istituzionale". Il presidente della Vigilanza sulla Rai Sergio Zavoli prepara i prossimi passaggi della commissione che si convoca proprio alla vigilia del consiglio di amministrazione di Viale Mazzini mercoledì.
Indignato per la vicenda delle nomine?
"Non voglio fare dichiarazioni. Ci sono delle cose da accertare, non c'è dubbio. Ma non entro nei dettagli per non ripetere le solite liturgie. Martedì è convocato l'ufficio di presidenza della commissione, già lì faremo un esame della situazione. Martedì stesso potrebbe essere convocata la plenaria della commissione. Al massimo giovedì. Mercoledì no perché vado a Fucecchio per il centenario della nascita di Montanelli".
La Vigilanza però può poco, visto che Pdl e Lega hanno la maggioranza. Difenderà il governo e Berlusconi qualunque cosa facciano.
"Non è così. È una commissione bicamerale con delle regole precise. E io sono un presidente di garanzia eletto con metodo bipartisan per cui anche le opinioni della minoranza sono destinate ad avere un certo peso nella commissione. Non accetto che il Pdl e la Lega possano prevaricare e sottomettere le idee delle opposizioni. Anch'io ho molto da dire, non mi faccio mettere i piedi in testa dalla maggioranza".
Parlerete anche del caso Santoro?
"Di quello e delle nomine. Sicuramente sono le questioni all'ordine del giorno, non mi pare ci sia altro da discutere. Ed è già un dossier abbastanza corposo".
Allora insisto: che idea si è fatto della riunione a Palazzo Grazioli?
"E io le ripeto: non voglio fare il prezzemolino, aspetto il momento giusto per esprimermi. Indignato? Si può ben capire quale sia il mio giudizio. Ma non voglio creare polemiche sui giornali altrimenti il dibattito diventa persino un po' stucchevole".
(19 aprile 2009)
Indignato per la vicenda delle nomine?
"Non voglio fare dichiarazioni. Ci sono delle cose da accertare, non c'è dubbio. Ma non entro nei dettagli per non ripetere le solite liturgie. Martedì è convocato l'ufficio di presidenza della commissione, già lì faremo un esame della situazione. Martedì stesso potrebbe essere convocata la plenaria della commissione. Al massimo giovedì. Mercoledì no perché vado a Fucecchio per il centenario della nascita di Montanelli".
La Vigilanza però può poco, visto che Pdl e Lega hanno la maggioranza. Difenderà il governo e Berlusconi qualunque cosa facciano.
"Non è così. È una commissione bicamerale con delle regole precise. E io sono un presidente di garanzia eletto con metodo bipartisan per cui anche le opinioni della minoranza sono destinate ad avere un certo peso nella commissione. Non accetto che il Pdl e la Lega possano prevaricare e sottomettere le idee delle opposizioni. Anch'io ho molto da dire, non mi faccio mettere i piedi in testa dalla maggioranza".
Parlerete anche del caso Santoro?
"Di quello e delle nomine. Sicuramente sono le questioni all'ordine del giorno, non mi pare ci sia altro da discutere. Ed è già un dossier abbastanza corposo".
Allora insisto: che idea si è fatto della riunione a Palazzo Grazioli?
"E io le ripeto: non voglio fare il prezzemolino, aspetto il momento giusto per esprimermi. Indignato? Si può ben capire quale sia il mio giudizio. Ma non voglio creare polemiche sui giornali altrimenti il dibattito diventa persino un po' stucchevole".
(19 aprile 2009)
1 commento:
NON VORREI SI DOVESSE DIRE POI: "LE ULTIME PAROLE FAMOSE" !
Posta un commento