16 Aprile 2009
Questa sera saro' ospite alla puntata "riparatrice" della trasmissione Annozero imposta da Mauro Masi, nuovo direttore generale della Rai e, ripeto, ad interim per Mediaset.
In questa sede ribadirò e confermerò le mie convinzioni che accompagnano la vicenda del terremoto de L'Aquila e che ho già espresso pubblicamente e in questo blog:
- Ipocrisia terzomondista
- Alternativa di governo
- Strumentalizzare per imbavagliare
- Indecenza di governo
- Io voglio sapere
Lascio spazio ad un video intervento di Sonia Alfano in tema d'informazione.
Testo dell'intervento
"Da qualche anno, ormai, molti italiani passano le giornate a chiedersi come poter attaccare questo sistema di potere che cerca in tutte le maniera di chiudere i canali dell'informazione.
L'informazione passa, ormai da tempo, solo quello che deve essere passato. La gente non deve assolutamente avere il polso della situazione in modo tale che loro possano fare tutto quello che vogliono.
Una dimostrazione su tutte, che poi forse è una delle più fresche, è il caso Englaro, quando c'era questa vicenda talmente toccante, talmente forte davanti alla quale tutti avremmo soltanto dovuto stare in silenzio, proprio in quel preciso momento questo governo ci ha posto davanti ad una scelta: ci ha sbattuto in faccia quella realtà e ci ha spinto quasi a dover prendere una decisione rispetto a quella che, ripeto, avrebbe dovuto comportare soltanto silenzio e pena per una famiglia che stava vivendo un dolore davvero atroce. Questo perchè nel frattempo, nelle aule del parlamento, dovevano decidere sulla riforma del processo penale.
Non è una novità che parte degli italiani, in questi ultimi anni, non potendo usufruire di un'informazione libera, abbiano dovuto ripiegare su canali alternativi: sull'informazione in rete. L'informazione in rete è un'informazione libera: nessuno può mentire, nessuno può far arrivare quello che in realtà non è. Grazie all'informazione in rete noi siamo stati capaci di organizzare delle manifestazioni che si sono poste a tutela del singolo personaggio. Abbiamo protestato nelle piazze, davanti al CSM in difesa di De Magistris, in difesa della Forleo. Il 28 gennaio siamo scesi in piazza Farnese per difendere Apicella e gli altri due magistrati trasferiti e per difendere la legalità costituzionale. Il 28 marzo, con soltanto due giorni di preparazione, attraverso i social network, attraverso la rete, abbiamo presidiato 27 questure d'Italia, non per manifestare contro la polizia, ma per manifestare per la nostra solidarietà ai poliziotti e soprattutto a Gioacchino Genchi, un vero servitore dello stato, non come Contrada.
In quest'ottica io credo che ormai sempre più italiani ricorrano all'informazione che circola sulla rete. Rispetto alle immagini deprimenti del G20 di chi si arroga il diritto e la presunzione di rappresentare tutti gli italiani, e che si chiama Berlusconi, e che ci ha fatto fare una figura davvero imbarazzante. Forse pensava di essere a una delle sue feste, a una delle sue convention nelle quali per lui è normale inneggiare a Mangano o inneggiare a Craxi che, lo ricordo, erano dei delinquenti. Ha continuato ad avere questo atteggiamento al G20 dove per fortuna c'è gente per bene, anche se non sono italiani purtroppo. Nel momento in cui si è dato da fare con le sue performance perfino la regina Elisabetta lo ha zittito. Davanti a questo tipo di situazioni circa le quali ci sarebbe da ridere se non fossimo in Italia, ma c'è davvero da piangere, c'è viceversa un'informazione vera, reale, che circola sulla rete, ed è proprio grazie a quella che dobbiamo cercare di far veicolare quante più notizie possibili.
Questo anche per avvertire tutti gli italiani che colui il quale si spaccia per Ministro della Giustizia e che si chiama Alfano, anche se non è mio parente ed è sempre bene ribadirlo, parla di giustizia e nel tempo libero frequenta i matrimoni delle figlie dei boss, come per esempio quando è andato al matrimonio della figlia del boss Croce Napoli.
Bisogna informare tanti italiani che il Presidente del senato, Renato Schifani, in passato è stato socio di un mafioso, di un capo mafia. E' stato socio nella Sicula Brokers proprio con il capo clan di Villabate che si chiama Mandalà.
Bisogna informare gli italiani che Craxi e Mangano, gli eroi di Berlusconi e di Fini, in realtà sono due delinquenti. Gente come Craxi ha fatto della corruzione la propria ragione di vita, e gente come Mangano ha ordito stragi e traffici di ogni tipo, dal traffico di droga al traffico di armi.
Cerchiamo quindi di riportare l'informazione giusta in questo paese, e attraverso quella resistiamo, resistiamo, resistiamo!"

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