martedì 21 aprile 2009

Specchio specchio delle mie brame....


20 Aprile 2009

Oggi ho trascorso la giornata tra Brescia e Bergamo, incontrando i sindacati, l’associazione Artigiani, Confapi e Confederazione Nazionale Artigiani, le maestranze dell'Iveco.
La prima emergenza nazionale, al di là di rassicurazioni su "il peggio ormai è passato", rimane ancora la crisi economica e occupazionale.
Domani pubblicherò il video del mio intervento in conferenza stampa in cui parlo delle soluzioni che ci aiuterebbero ad uscire più velocemente dalla crisi che stiamo vivendo.

Molti (i media ed i politici) mi accusano di essermi focalizzato su "un allarme dittatura" inesistente. Doppiamente falso: primo perchè la dittatura è veramente alle porte, secondo perchè la mia agenda politica si basa permanentemente su incontri con i cittadini, con la società civile e con le realtà economiche del paese.
L'aspetto che i media riprendono per distorcere la politica dei fatti dell'Italia dei Valori è soprattutto quello delle critiche all'operato del governo, ne prendo atto. Ma un'opposizione senza compromessi, visti i fatti di questa compagine governativa, non può mancare perchè è la responsabilità a cui, chi fa vera opposizione, non può sottrarsi. E' anzi un dovere verso i cittadini.
Leggendo la stampa straniera vedo che non sono solo in questa opera di denuncia, almeno nel quadro dell'informazione internazionale. Mi conforta.
Riporto un articolo di Le Monde, uno dei tanti, che non mettono in buona luce il nostro paese a causa del comportamento di questo governo.

"Da un mese, Palazzo Chigi, sede della Presidenza del Consiglio, rettifica tutte le informazioni presenti nei giornali stranieri ritenute offensive per l’Italia e gli Italiani. Il Times, che aveva ironizzato sulla proposta di Silvio Berlusconi il quale consigliava agli sfollati del terremoto di L’Aquila (Abruzzo) di “passare il week-end di Pasqua al mare” si è visto immediatamente richiamato da un comunicato ufficiale, mercoledì 8 aprile. “Se l’inviato speciale britannico fosse stato sul posto, avrebbe potuto verificare la reazione positiva degli sfollati alle parole di conforto (..), dette in tono amabile , per convincere le famiglie a lasciare le tende per recarsi in uno degli hotel della costa che sono messi a loro disposizione”.

Un altro quotidiano britannico, The Guardian, ha avuto a sua volta diritto a delle rimostranze ufficiali per aver scritto che la fusione di Alleanza Nazionale e Forza Italia significava dare vita ad una formazione “postfascista”. Il quotidiano spagnolo El Pais e il settimanale tedesco Der Spiegel, hanno ricevuto una lettera di biasimo dagli ambasciatori italiani in Spagna e Germania. Il primo, per aver scritto che Berlusconi era uno dei leader “più sinistri”, il secondo per aver pubblicato in prima pagina un titolo ritenuto sprezzante nei confronti dell’Italia: “Lo stivale che puzza”.

Suscettibile, Silvio Berlusconi? Si, ma non più degli italiani che rifiutano di riconoscersi allo specchio che porge loro la stampa straniera. Eppure, gli italiani non sono avari di autocritiche. Hanno anche inventato una parola per questo, l’autolesionismo (in italiano nel testo, N.d.T.), per evocare la loro propensione a vedersi come gli ultimi della classe, i negletti dell’Europa. Ma che qualcun’altro lo faccia al loro posto, e subito coloro che si dichiaravano come “abitanti di un paese dove nulla funziona”, inforcano il cavallo dell’orgoglio nazionale. L’attitudine piena di dignità offesa di Silvio Berlusconi che rifiuta l’aiuto della comunità internazionale dopo il dramma di L’Aquila ne è un’illustrazione.

Questa questione dell’identità dell’Italia com’è percepita all’estero è stata anche oggetto di un intervento durante un seminario destinato agli ambasciatori tenutosi a marzo. Invitati dalla Farnesina (il Ministero degli Affari Esteri italiano), il corrispondente del Wall Street Journal e quello di Le Monde sono stati pregati di spiegare come vedono l’Italia ed in che modo ne rendano conto. I due giornalisti si sono trovati concordi nel dire, in termini diplomatici come quelli usati dagli interlocutori, che almeno quattro ostacoli impedivano loro di elogiare quotidianamente la Penisola: la Mafia (e le sue declinazioni locali), l’inefficacia dell’amministrazione e dello Stato in generale, la politica xenofoba esaltata- e talvolta messa in atto- dalla Lega Nord e le battute di cattivo gusto di Silvio Berlusconi.

“Noi saremo sempre gli italiani del passato” si è lamentato alcuni giorni fa il quotidiano Il Giornale (proprietà del fratello di Silvio Berlusconi) dopo l’uscita di un articolo sulla stampa straniera riguardante le violenze contro gli stranieri “le vittime dei pregiudizi. Il paese della pizza e del mandolino è diventato il paese dei razzisti”.

L’Istituto Ipsos ha presentato a Siena (Toscana), nel dicembre 2008, a seguito di un colloquio organizzato dalla fondazione Intercultura, un sondaggio qualitativo incentrato sulla percezione della penisola da parte di una dozzina di testate straniere, tra le quali Le Monde, realizzato tra giugno e settembre 2008. Secondo questo studio, solo i temi riguardanti la cultura e il patrimonio portano elogi. Per il resto, l’evocazione della ‘dolce vita’ provoca ‘ironia’. La crisi finanziaria e economica conduce a giudizi “spesso negativi”; l’azione del governo è interpretata con un approccio “critico e severo”. I più indulgenti? La stampa russa ed indiana. I più critici: i giornali francesi ed argentini. Il conclusione, Ipsos spiegava: “Come riuscire a far parlare delle cose belle e positive? Tale è la sfida per il futuro degli Italiani e dell’Italia”

Per la stampa, che preferisce i treni che arrivano in ritardo a quelli che arrivano puntuali, l’Italia è un paradiso. I giornalisti della Penisola, che sono anche una delle fonti di informazione dei corrispondenti stranieri, abbondano di storie di malversazione, di incuria, di corruzione, di crimini mafiosi. Silvio Berlusconi, che possiede più dell’80% del settore televisivo italiano come presidente di Mediaset e del Consiglio, tiene uguamente sott’occhio i giornali. Rimprovera loro di non vedere l’Italia tutta rose e fiori e si lamenta di essere maltrattato, reietto, malgiudicato: « sono tentato di prendere misure dure » nei confronti della stampa, ha dichiarato recentemente.

Il terremoto di L’Aquila gli verrà in aiuto? I quotidiani italiani cominciano a lodare l’energia che ha profuso per rassicurare le vittime e supervisionare l’organizzazione senza errori nei salvataggi. Anche El Pais gli ha consacrato un editoriale lusinghiero. La buona notizia è stata immediatamente comunicata. Perchè questa ci ispiri?"

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