venerdì 24 aprile 2009

CANTO GREGORIARON - DIES IRAE

This is a rendition of the famous 13th century Latin Catholic hymn, "Dies Irae" (or, "Day of Wrath," about the Second Coming of Christ and Judgment Day).
This rendition is off the 1994 CD, "Ego sum Ressurectio," and is difficult to find.

3 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

"Il canto gregoriano è un canto liturgico, solitamente interpretato da un coro o da un solista chiamato cantore (cantor) o spesso dallo stesso celebrante con la partecipazione di tutta l'assemblea liturgica.
È finalizzato a sostenere il testo liturgico in latino.

Deve essere cantato a cappella, cioè senza accompagnamento strumentale, poiché ogni armonizzazione, anche se discreta, altera la struttura di questa musica.

In effetti, si tratta di un canto monodico, è una musica cioè che esclude la simultaneità sonora: ogni voce che lo esegue canta all'unisono.

Dal punto di vista del sistema melodico, il canto gregoriano è di tipo modale e diatonico. I cromatismi vi sono generalmente esclusi, così come le modulazioni e l'utilizzo della sensibile. Le diverse scale impiegate con i loro gradi ed i loro modi, sono chiamati modi ecclesiastici o scale modali o modi antichi, in opposizione alle scale utilizzate in seguito nella musica classica tonale.

Non è cadenzato, ma è assolutamente ritmico. Il suo ritmo è molto vario, contrariamente alla cadenza regolare della musica moderna. Il ritmo, che nel canto gregoriano riveste un ruolo complesso, oltrepassa le parole e la musica, sorpassando le due logiche. Nei passaggi salmodici o sillabici, il ritmo proviene principalmente dalle parole. Nei passaggi neumatici o melismatici, è la melodia che diventa preponderante. Queste due componenti sono costantemente presenti.

È una musica recitativa che predilige il testo in prosa, che prende origine dal testo sacro e che favorisce la meditazione e l'interiorizzazione (ruminatio) delle parole cantate [2]. Il canto gregoriano non è un elemento ornamentale o spettacolare che si aggiunge alla preghiera di una comunità orante, ma è parte integrante ed efficace della stessa lode ordinato al servizio ed alla comprensione della parola di Dio [3]. È questo il significato più profondo ed intimo di questo genere musicale."

Sì, sono in preda a una crisi mistica.
Molto bella, occorre estraniarsi qualche volta, questo mondo è irrespirabile.

Andrea De Luca ha detto...

ciao luigi, ti ho mandato una mail

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Andrew, non mi è pervenuta nessuna mail.