sabato 9 maggio 2009

Annozero, in scena il "processo". Santoro: Berlusconi venga da noi

di GIOVANNA CASADIO

Complotto della sinistra? Ma quale complotto. Annozero passa ai "raggi x" il divorzio nazionale, ma "non dal buco della serratura", bensì attraverso i fatti, le cronache, cose verificabili e ricostruibili delle quali, nel delirio di gossip, sembravano essersi perse le tracce. E se il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi si sentisse punto sul vivo, o addirittura giudicasse il programma tv "una esecuzione", per usare la definizione preventivamente usata ieri dal quotidiano "Libero", ebbene sappia che "non accetterò telefonate". Michele Santoro, il conduttore più odiato da Berlusconi e dal centrodestra, comincia così. Però invita il presidente del Consiglio a venire "in trasmissione come e quando vuole", in definitiva il servizio pubblico radiotelevisivo è sempre aperto, e la lunga autodifesa di Berlusconi a "Porta a porta" l'altra sera, lo dimostra.

Comunque. Va in onda il processo a Silvio. Talmente evidente che Niccolò Ghedini, l'avvocato del premier, e onorevole del Pdl - il cui studio legale, lui e le due sorelle, è mobilitato per difendere Berlusconi in questa scivolosa vicenda - interviene a rintuzzare volta per volta le contestazioni, definendo anche "brutto giornalismo" i servizi mandati in onda su Noemi Letizia. Le parole di Veronica Lario, quelle che pesano come piombo - "non sto con un uomo che va con una minorenne"; "ciarpame politico senza pudore" quanto sta accadendo con le selezioni per l'europarlamento; "è il potere dell'Imperatore sfrontato e senza ritegno" - sono recitate appassionatamente da Monica Guerritore. All'attrice ieri sera non arriva nessuna telefonata di Veronica che, s'immagina, sarà davanti alla tv.

E se le tappe di "quel complotto" che ha portato alla rottura della coppia hanno un valore, a pieno titolo ne fanno parte le dichiarazioni di Noemi, la ragazza che chiama Berlusconi "papi" e che lo ha raggiunto negli anni passati per "consolarlo e cantare poi insieme al karaoke". Ghedini precisa: "Il padre di Noemi era sempre presente". Santoro: "E cosa facevano quando facevano il karaoke?". Non è dato saperlo. Ciascuno può immaginare, se crede. "Guardi, signor avvocato lei difende l'indifendibile", attacca Emma Bonino, stella gialla al petto, per denunciare la mancanza dello Stato di diritto nel nostro paese.

Tocca alla vice presidente del Senato e leader radicale parlare di etica pubblica, di quanto sia pubblico il privato del Cavaliere che deve rispetto all'istituzione che rappresenta e alle donne: "C'è un problema, e lo dobbiamo affrontare, nella sua ossessione femminile, per i suoi doppi sensi e continui riferimenti sessuali ... e Berlusconi ai vertici imbarazza l'Italia, vorrei che non facesse cucù cucù alla Merkel. È la morte della politica". "Ma mi faccia il favore", la interrompe Ghedini. "Faccia il favore lei", contrattacca Bonino.

Tra una ricostruzione e l'altra dell'affaire Berlusconi-Lario, le telecamere di Annozero inseguono Noemi a Casoria e le strappano solo la difesa: "Non ho fatto nulla di male, non ho niente da nascondere e vado a testa alta". Poi, Noemi scappa; il padre rivendica il diritto alla privacy. Concita De Gregorio, Alexander Stille, Barbara Palombelli in studio tentano di discutere del degrado civile, della selezione delle candidature politiche ridotta a casting. Marco Travaglio ricostruisce la vicenda solo attraverso le pagine del Giornale, il quotidiano di famiglia, e di Libero. Non è stampa di sinistra. Allora chi ha complottato?

Non si potrà certo dire, alla fine, che "Annozero" faccia parte di quell'"informazione largamente prostrata ai piedi del sovrano" come ha accusato Massimo D'Alema. Ma la domanda-clou, resta: il privato del premier e della moglie è da archiviare in quanto tale, o c'è del pubblico in quel privato? "Le vicende private sono private, ma gli aspetti pubblici sono pubblici e ci sono aspetti di natura etica, di concezione delle donne e di uso del potere che non sono assolutamente privati". L'ultimo Berlusconi/reality continua.

(8 maggio 2009)

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