La procura di Roma ha ordinato il sequestro delle fotografie scattate lo scorso Capodanno all'interno di Villa Certosa, residenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, alla quale avrebbero partecipato decine di ragazze tra cui Noemi Letizia. Il sequestro è stato disposto dopo la denuncia dell'avvocato del premier Nicolò Ghedini dal procuratore Giovanni Ferrara e dal pm Simona Maisto, che hanno anche iscritto nel registro degli indagati per violazione della privacy e tentata truffa il fotografo che le ha scattate Antonello Zappadu.
Il procuratore della Repubblica di Roma, Giovanni Ferrara ha fatto intanto saper che non è stato aperto alcun fascicolo sulle frasi pronunciate da Veronica Lario, moglie del premier Silvio Berlusconi, riguardo ad una presunta frequentazione di «minorenni» da parte dello stesso capo del governo.
Evidentemente preoccupato dal contenuto (le ragazze sarebbero state in bikini e topless), lo stesso premier aveva sollecitato il sequestro in un esposto al Garante della Privacy. Nel documento il Cavaliere racconta che gli scatti sono stati offerti dal fotografo Antonello Zappadu al settimanale “Panorama”, che le ha ritenute «non rilevanti».
Berlusconi denuncia «il comportamento antigiuridico dello Zappadu che non solo ha commesso pacificamente il reato di cui all'art. 615 bis c.p. ma altresì ha tentato di procurarsi un ingiusto profitto prospettando l'indebita pubblicazione di materiale fotografico che avrebbe potuto provocare un evidente danno d'immagine ove maliziosamente prospettato, senza le facili spiegazioni che soltanto i diretti interessati avrebbero potuto fornire». «Si osserva infatti - naturalemente, per completezza d'informazione come sottolinea il premier -, ancorché superflua rispetto alla commissione del reato, che un consistente gruppo di fotografie, pur essendovi i volti oscurati, verosimilmente ritrae nel maggio del 2008 l'allora primo ministro della Repubblica Ceca Topolanek, la sua famiglia, altro ministro del Governo ceco, il loro seguito».
«L'altro gruppo di fotografie -scrive ancora il premier- verosimilmente ritrae alcuni ospiti in Villa Certosa durante le vacanze natalizie 2008-09. Come è facile osservare dalle fotografie, si tratta di soggetti ripresi in momenti di assoluta intimità del tutto leciti e senza alcun particolare rilievo o connotazione, addirittura mentre si trovavano all'interno delle abitazioni poste a loro disposizione e ritratte mediante potenti ed intrusivi mezzi di riproduzione delle immagini». Insomma, tutto chiaro e limpido, come è nello stile di Berlusconi. In fondo, se non è possibile vedere cosa stavano facendo le invitate alla festa, tra cui c'era anche Noemi, come aveva già commentato in proposito Massimo D'Alema, «perché grosso modo si capisce...».
30 maggio 2009
Il procuratore della Repubblica di Roma, Giovanni Ferrara ha fatto intanto saper che non è stato aperto alcun fascicolo sulle frasi pronunciate da Veronica Lario, moglie del premier Silvio Berlusconi, riguardo ad una presunta frequentazione di «minorenni» da parte dello stesso capo del governo.
Evidentemente preoccupato dal contenuto (le ragazze sarebbero state in bikini e topless), lo stesso premier aveva sollecitato il sequestro in un esposto al Garante della Privacy. Nel documento il Cavaliere racconta che gli scatti sono stati offerti dal fotografo Antonello Zappadu al settimanale “Panorama”, che le ha ritenute «non rilevanti».
Berlusconi denuncia «il comportamento antigiuridico dello Zappadu che non solo ha commesso pacificamente il reato di cui all'art. 615 bis c.p. ma altresì ha tentato di procurarsi un ingiusto profitto prospettando l'indebita pubblicazione di materiale fotografico che avrebbe potuto provocare un evidente danno d'immagine ove maliziosamente prospettato, senza le facili spiegazioni che soltanto i diretti interessati avrebbero potuto fornire». «Si osserva infatti - naturalemente, per completezza d'informazione come sottolinea il premier -, ancorché superflua rispetto alla commissione del reato, che un consistente gruppo di fotografie, pur essendovi i volti oscurati, verosimilmente ritrae nel maggio del 2008 l'allora primo ministro della Repubblica Ceca Topolanek, la sua famiglia, altro ministro del Governo ceco, il loro seguito».
«L'altro gruppo di fotografie -scrive ancora il premier- verosimilmente ritrae alcuni ospiti in Villa Certosa durante le vacanze natalizie 2008-09. Come è facile osservare dalle fotografie, si tratta di soggetti ripresi in momenti di assoluta intimità del tutto leciti e senza alcun particolare rilievo o connotazione, addirittura mentre si trovavano all'interno delle abitazioni poste a loro disposizione e ritratte mediante potenti ed intrusivi mezzi di riproduzione delle immagini». Insomma, tutto chiaro e limpido, come è nello stile di Berlusconi. In fondo, se non è possibile vedere cosa stavano facendo le invitate alla festa, tra cui c'era anche Noemi, come aveva già commentato in proposito Massimo D'Alema, «perché grosso modo si capisce...».
30 maggio 2009
3 commenti:
Robe da matti, robe....ma mi facciano il piacere, mi facciano! (Totò).Si stanno talmente ingarbugliando con questa storia pur di uscirne canditi mò faranno apparire Padre Pio in mutande su quelle foto.
Ma è tutto chiaro: il fotografo-di sicuro comunista- scattò quelle foto in vista delle elezioni per screditare il premier e le sue ospiti che, da brave educande, si riunivano nel giardino senza abiti per dimostrare il valore della povertà.
Vigliacco! E pure fesso: voleva vendere le foto a Panorama. Ma quando? prima o dopo che scoppiasse lo scandalo? Ormai questa faccenda va al di là perfino del cabaret e diventa squallida ogni giorno di più.
rossana
Commenti molto divertenti e ironici.
Che naturalmente condivido.
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