martedì 5 maggio 2009

Il premier: gelosi della mia popolarità. «Mai frequentato minorenni». «Voglio bene a mia moglie, ma si scusi»


ROMA - Vestito blu, cravatta a pois bianchi e un foglio bianco. Silvio Berlusconi si presenta così nello studio di Porta a Porta per la registrazione della trasmissione. Alle sue spalle un fermo immagine dal titolo emblematico: «Adesso parlo io». Tornando sulla vicenda della crisi coniugale, il premier ha spiegato che quello che è successo «non si sarebbe verificato se la stampa avesse riportato le cose correttamente». «La sinistra e la sua stampa - ha aggiunto - non riescono ad accettare la mia popolarità al 75% e, visto anche lo stato in cui la sinistra è ridotta, ha cominciato con attacchi personali fondati sulla calunnia». «Francamente non mi aspettavo questa tempesta - ha detto ancora il Cavaliere -. Anche se falsificazioni di certa stampa in passato hanno portato a problemi. Già in passato si disse che avevo detto ad una ragazza "ti sposerei" e invece io avevo detto "sei proprio una ragazza per bene, sei proprio da sposare"». In ogni caso, ha commentato, tutta questa vicenda non gli farà perdere consensi nel mondo cattolico: «Quando tutti conosceranno la verità - ha evidenziato - potranno che prendere atto che non c'è stata alcuna attività negativa. Quando tutto sarà chiarito sono sicuro che aumenterà una considerazione già grande perchè con il Vaticano, per loro stessa affermazione, con il nostro governo ci sono i migliori rapporti ci sono stati con un governo finora».

LE VELINE IN LISTA - Berlusconi ha parlato del caso delle anticipazioni sulle «veline» nelle liste del Pdl per le Europee, definendole «una trappola in cui anche mia moglie è caduta». «Le veline sono inesistenti- ha puntualizzato - è una assoluta falsità, non sono nelle liste». In ogni caso, ha detto il capo del governo, «c'è tutta la mia disapprovazione per chi connota negativamente le ragazze che per emanciparsi fanno questo lavoro». Ha poi parlato di una delle giovani candidate poi effettivamente entrate in lista e non ascrivibili alla categoria delle «veline»: «Licia Renzulli è a capo di una equipe medica che fa anche missioni in Bangladesh - ha detto - e i coordinatori hanno già pensato che se sarà eletta le verrà affidato il compito di coordinare i nostri deputati». Qualche parola è stata spesa anche per Barbara Matera: «è bellissima ma anche serissima, e sarà la più puntuale, presente, preparata esattamente come le donne che io ho portato in politica». «I nostri parametri - ha aggiunto - sono quelli della Gelmini, di Carfagna, Ravetto, tutte donne che nel Parlamento italiano bagnano il naso agli uomini con presenze che sfiorano il 98 per cento».

«LE LISTE? NON LE HO FATTE IO» - E comunque, ha poi precisato, «le liste non le ho fatte io. Io ero a Varsavia a sostenere Mario Mauro per la presidenza del Parlamento europeo». Una puntualizzazione fatta perlopiù per smentire che le ragazze di spettacolo i cui nomi erano stati anticipati da tutti i quotidiani fossero inizialmente state messe in lista e poi rimosse dopo l'esternazione di sua moglie Veronica Lario che aveva parlato di «ciarpame di cattivo gusto»: «Ho lavorato tutto il giorno - ha detto -, non ho avuto modo di levare qualsiasi nome dalle liste». E comunque «non c'era nessun nome che poteva suscitare degli equivoci: c'erano cento candidati e dovevano togliere 28 candidati per arrivare a 72, sono stati eliminati sia degli uomini che delle donne».

«IO CON LE MINORENNI? MENZOGNA» - Ma la moglie, nell'annunciare la decisione di separarsi, aveva detto di non potere accettare l'idea che il marito frequentasse delle minorenni. «È una menzogna - ha tuonato Berlusconi -. Il padre di quella ragazza mi aveva chiamato perchè voleva un appuntamento con me e voleva parlarmi». L'equivoco, secondo il Cavaliere, sarebbe stato colpa di Repubblica, il quotidiano che assieme alla Stampa aveva anticipato la decisione della Lario di chiedere il divorzio «È nata così: Repubblica, sempre Repubblica, fa un titolo in cui sottintende una mia frequentazione con una ragazza che facendo quel giorno diciotto anni fino al giorno prima era minorenne». Per Berlusconi sarebbe da pazzi frequentare minorenni e poi farsi notare in pubblico «in un luogo frequentatissimo e fotografatissimo». E quanto all'ipotesi che le fotografie sulla festa di Noemi Letizia a Casoria passate al settimanale «Chi» possano essere ritoccate, il Cav le liquida parlando di «pervicacia» delle «gazzette della sinistra». Quelle immagini, ha detto il premier, sono vere: «Mandino al ristorante dei giornalisti e chiedano al cuoco, ai dipendenti e a chi era presente se queste foto sono false».

«A VERONICA VOGLIO UN MARE DI BENE» - Poi Berlusconi ha parlato del rapporto con la consorte: «A mia moglie voglio un mare di bene e sul rapporto con lei non voglio aggiungere altro». Tuttavia ha anche sottolineato che certe vicende «hanno provocato qualcosa di non totalmente razionale» e che «chi è incaricato di funzioni pubbliche possa accettare la continuazione di un rapporto solo se si ammette» che le accuse erano basate su due menzogne e «se si dichiara pubblicamente che si è incorsi in un errore». Quanto al divorzio, «è doveroso non parlarne». Mentre sul rapporto con i figli, Berlusocni ha detto di volere loro «un bene dell'anima». «E da loro - ha aggiunto -sono riamato in maniera più totale. Credo, compatibilmente con i miei impegni di presidente del Consiglio, di essere un padre assolutamente straordinario, amatissimo dai suoi figli. Questo lo so di sicuro». Alessandro, il figlio di Barbara, un piccolo genio che Silvio Berlusconi chiama il «piccolo Dalai Lama». Il premier nel corso della trasmissione ha poi parlato del suo essere nonno e ha parlato del rapporto tra il nipotino Alessandro, figlio di Barbarea, e la moglie: «Quando vedo come fa la nonna, il dolore aumenta e aumenta di molto». E rivolto a Bruno Vespa ha aggiunto: «Sapesse quanto è bello farlo in due...».

TERREMOTO E BANCHE - Da Bruno Vespa Berlusconi ha parlato anche del terremoto e della crisi economica. «Le banche sono in una situazione su cui il Governo ha i fari accessi - ha commentato -. Credo che gli istituti bancari stiano facendo utili molto elevati perfino eccessivi, per questo devono continuare a sostenere le imprese». Quanto alla ricostruzione in Abruzzo, il premier ha spiegato che «per ora i fondi che abbiamo sono sufficienti al mantenimento di 70mila persone. Se tra un anno non fossero sufficienti ci rivolgeremo agli italiani per reperirlo. Oggi i soldi ci sono, abbiamo a disposizione cento milioni di euro e poi ne metteremo altri».

05 maggio 2009

7 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

E' iniziata la 'campagna di primavera', obbiettivo: abbattere Veronica, a base di menzogne e di maggiordomi compiacenti.
Non è credibile, avrebbe dovuto farlo a ANNO ZERO, con un vero contraddittorio e un vero giornalista, ma lì non si accosta.

stai sereno ha detto...

Io non ho avuto il coraggio o il fegato di vedere Porta a Porta

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Io ho visto Ballarò, avrei visto anche Porta Porta, facendo un grosso sacrificio, solo per vedere il premier sulla graticola.

Francy274 ha detto...

...ma se parla 366 giorni l'anno per 48-ore al giorno!!!
Vespa sarebbe stato più originale se avesse intitolato la trasmissione..."adesso taccio io!!". Immaginate che successone!!
Io non l'ho vista ma immagino il coro di "osanna" per il "messia".

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Francy "adesso taccio io": bellissima battuta

Anonimo ha detto...

Esiste la nausea da premier???
Io penso di esserne affetta!!!
Grazie Luigi per tutto il lavoro che dedichi al tuo blog.
Buona serata
Mariarita
e il nipotino come sta??? tutto ok???

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Sì Mariarita, tutto bene, grazie.