di CLAUDIO TITO
ROMA - "Niente e nessuno mi farà tornare indietro". L'ultima puntata della saga "Noemi-Silvio" ha di nuovo lasciato il segno in casa Berlusconi. Sia sul versante del premier, sia su quello di Veronica. Così, mentre il Cavaliere è furibondo e se la prende pure con le donne del Pdl che "non mi difendono", la signora Lario è rimasta esterrefatta dopo aver letto l'intervista all'ex fidanzato di Noemi. Da circa un mese non parla con il marito. I rapporti si sono azzerati. E, ancora ieri, ha confermato i suoi propositi: "Niente e nessuno mi farà tornare indietro".
Per stemperare il nervosismo, ha visitato la mostra di Monet in corso a Palazzo Reale a Milano. Il pressing degli "amici", la tensione in famiglia e i "suggerimenti disinteressati" sono le tappe di tutte le giornate da un mese a questa parte. "Non accetto i consigli di Emilio Fede", si è sfogata con un'amica. Il divorzio insomma resta il suo obiettivo. E non la famiglia Letizia. Che tiene lontana dalla crisi matrimoniale. "Non ho mai voluto accusare Noemi e la sua famiglia - si è lasciata andare con l'amica che la accompagnava -. Questo non è il "caso Noemi"". Un modo, forse, per ribadire che la questione riguarda solo il presidente del consiglio. Tanto da citare anche le osservazioni di Dario Fo: "Questi sono i comportamenti di un uomo pubblico che è a capo del governo".
Tra Macherio e Arcore, dunque, il filo della comunicazione sembra inesorabilmente interrotto. Ieri Berlusconi è rimasto chiuso a Villa San Martino. È infuriato. La "querelle Casoria" lo sta davvero disturbando. Con Gianni Letta e Nicolò Ghedini sta studiando le contromosse. "Dobbiamo ribaltare la situazione", è il suo refrain. Si sente "sotto assedio". Un "accerchiamento" di cui scarica la responsabilità anche sugli alleati. A cominciare dalle donne del Pdl.
Le "ministre", in particolare. Che dal 28 aprile, da quando cioè Veronica ha rilasciato la dichiarazione all'Ansa sul "ciarpame politico", non hanno speso una parola in sua difesa. Il suo dito indice è puntato contro Stefania Prestigiacomo che il 4 maggio scorso si è limitata solo a sottolineare che "lui ha bisogno della famiglia. Spero che non si separino, per Berlusconi la famiglia è un grande rifugio". Ce l'ha con Mara Carfagna che ha evitato con cura qualsiasi presa di posizione. Ma pure con Michela Vittoria Brambilla, promossa di recente ministro, e con Giorgia Meloni. Quest'ultima, consultata sull'argomento, ha sempre cercato di dribblare: "non tiratemi in questa vicenda".
Le uniche voci in difesa del premier sono state quelle di Daniela Santanché ("Veronica ha fatto un danno agli italiani") e di due parlamentari "semplici": Beatrice Lorenzin ("il Pd ha inaugurato la quarta via: il gossip casereccio") e Barbara Saltarmartini ("la sinistra utilizza le donne, infangandole e attaccandole, per colpire il presidente Berlusconi").
Il premier dunque si sente "isolato", "lasciato solo" da molti dei partner di maggioranza. Sta studiando una via d'uscita. Prima delle elezioni proverà a sminare il terreno. Con una controffensiva mediatica. Le parole di Elio Letizia sono state solo la prima mossa. Non è escluso che nei prossimi giorni possa intervenire anche l'amica di Noemi, Roberta. Così come a Via del Plebiscito è stata presa in considerazione la possibilità di un "messaggio" tv alla nazione e di una lettera "elettorale" agli italiani. Sta di fatto che i collaboratori più stretti del Cavaliere stanno vagliando le diverse opzioni. E si rincorrono anche tante voci incontrollate sulle origini del legame tra Berlusconi e la famiglia Letizia. Alcuni dei fedelissimi del presidente del consiglio, ad esempio, addirittura accennano ad una antica amicizia tra il Cavaliere e la nonna di Noemi. Nata quando il futuro premier ancora intratteneva gli ospiti sulle navi da crociera.
In vista del voto del 7 giugno, intanto, l'inquilino di Palazzo Chigi cerca di stringere i bulloni della coalizione. Giovedì prossimo, ad esempio, incontrerà a pranzo Gianfranco Fini. Per rasserenare il clima, Gianni Letta ieri ha parlato a lungo con il presidente della Camera e con il capo dello Stato. Ma a Palazzo Chigi l'allarme è ancora rosso.
(26 maggio 2009)
8 commenti:
Non so per quale motivo, questa volta sono riuscito facilmente ad accedere al tuo blog.
Articolo interessante, avevo già letto un articolo in cui Veronica diceva di non voler tornare indietro a nessun costo.. e speriamo sia così..!!
Chissà che gli porti via mezza Italia e lo faccia cadere molto nei consensi..
Approfitto per salutarti: può essere che con l'inizio del mese non mi sia possibile accedere momentaneamente alla Rete.
Bye
Non ha scampo, si è bruciata tutti i ponti alle sue spalle e sa che anche un resa ignominiosa non la metterebbe al sicuro dalla vendetta del marito.
Quanto alla perdita di consensi, ormai non è possibile rivelare i sondaggi, ma "Berlu" è nervosissimo, un calo di popolarità e delle intenzioni di voto c'è stato.
Alle elezioni europee vincerà di sicuro ma per Lui deve stravincere, con uno scarto col PD di almeno 13 punti percentuali.
Poi deve fare in modo che il referendum abroghi il "porcellum", dopo di che ha la strada spianata per provocare nuove elezioni politiche, vincerle da solo con la maggioranza relativa, ottenere il 55% del Parlamento in base alla precedente legge elettorale e ... "Silvio Forever"!
UNO SCENARIO AGGHIACCIANTE!
Insomma, siamo condannati! :-(
Madda
FORSE ...
;-)
Ma Voi pensate davvero
ci sia stato questo calo di consensi?? Lo vedremo alle elezioni..
ma secondo me gli italiani hanno occhi, bocca e orecchi bendati!!
E un sano ragionamento doveva esser
fatto per il Lodo Alfano e non per una ragazzetta...
Speriamo solo in un "risveglio"
La saluto
Ornella
Come donna esprimo la mia solidarietà alla moglie di Berlusconi. Sono controcorrente, lo so, esprimo anche solidarietà, sempre come donna, a Noemi. Per colpa di una famiglia arrivista( o altro), una cultura dell'apparire e chi più ne ha ne metta, si trova anche lei stritolata da questa macchina enorme. Non dimentichiamo, è appena una ragazzina.
Le tue consideraziono Ornella (!) sono abbastanza generiche.
Sì, una flessione c'è stata, intorno al 2%, gli italiani non esistono, sono privi di identità nazionale, la conformazione geografica dello Stivale non consente il consolidarsi di una coscienza nazionale, le differenze di meridiani sono così tali che oltre il blocco di popolazione nord e quello sud vi sono differenze profonde anche al loro interno.
Oserei dire che la chiesa cattolica ha cavalcato la tigre alle ultime elezioni, ha giocato col fuoco ma a bruciarsi siamo stati noi laici.
Il lodo Alfano, bella roba e bella storia questa.
Chi si è opposto, chi lo ha promulgato, chi ha raccolto le firme referendarie per la sua abrogazione ?
E' come andare alla guerra col fucile a tappo!
Dall'altra parte c'è l'artiglieria pesante, da questa in ordine sparso, a curare il proprio orticello.
Solo Di Pietro, e da subito, ha fatto opposizione dura e intransigente, lui sa dal tempo di Mani Pulite con chi si ha a che fare, lo conosce bene.
A sinistra balle, baggianate, invidie, egoismi, MEDIOCRITA'!
Adesso siamo appesi al filo, esilissimo, di speranza nella Corte Costituzionale.
Il referendum langue e all'opposizione non gliene frega niente.
Chiara, una possiede circa 750 milioni di euro, l'altra ha la famiglia che si merita!
Io no, non esprimo nessuna solidarietà.
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