venerdì 12 giugno 2009

Il "fratello" Bossi Silvio con bandana verde e Fini che aspetta


ANDREA CAMILLERI - SAVERIO LODATO


Camilleri, Lei aveva intimato a Berlusconi di «sfoggiare una bandana verde». Fatto. Berlusconi, durante la cenetta di Arcore, ha ingoiato il referendum annunciando che non lo voterà. Qualche giorno prima aveva dichiarato: «Voterò sì». Bossi ha ventilato l’assenza leghista ai ballottaggi, e papi ha recitato il mea culpa perché, senza il voto padano, i ballottaggi li perderebbe tutti. Lei però aveva aggiunto: «Anche il riluttante Fini, se vorrà restare nel Pdl, dovrà prendere ordini da Bossi». E Fini: «Andrò a votare convintamente». Il Pdl inizia a stargli strettino?

Caro Lodato, come vede la conferma che Berlusconi avrebbe messo una bandana verde è arrivata a due giorni dal voto.
Con un’altra delle sue incredibili giravolte da banderuola, ha annunziato infatti il suo proposito contrario al referendum, a meno di un mese dall’aver dichiarato il contrario.
Credo che queste cenette di Arcore, con Bossi e capataz, peseranno sempre più sullo stomaco del cavaliere.
E alla fine gli risulteranno indigeribili.
I leghisti pensano solo al loro particolare, agli interessi di bottega e della politica hanno una visione miope, razzista e strapaesana.
Sono specchio fedele dei pensieri e dei sentimenti della maggioranza degli italiani corrotti dal berlusconismo.
E per quanto Berlusconi possa essere elettivamente affine ai leghisti, è pur sempre il capo del governo, e non potrà cedere supinamente ai loro ricatti.
Perché tutto il sottile gioco politico della Lega è basato sull’uso grossolano e continuato dell’arma del ricatto verso il «fratello» Silvio.
Si ricordi di quel lapidario motto: «Fratelli coltelli».
E in quanto a Fini son certo che, dopo aver definito il fascismo «il male assoluto» in un futuro prossimo, nella sua idea di assoluto del male, troverà un posticino anche il berlusconismo.

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