Barbara Montereale, una delle tre ragazze che la sera del 4 novembre 2008 erano a Palazzo Grazioli, la dice tutta di un fiato: "Credevo che aver raccontato la verità fosse sufficiente. Ma evidentemente mi sbagliavo. Ho scoperto che Patrizia, che ritenevo amica, registrava di nascosto le nostre conversazioni. Con il risultato, oggi, di farmi sembrare quello che non sono. Ho scoperto che Emilio Fede ora fa finta di non ricordare come mi ha conosciuta. Lo ribadisco: non sono una escort. Sono una modella. Non ho mai pensato di ricattare nessuno, né di arricchirmi con questa storia. E a questo punto ne voglio dare la prova".
Barbara apre un file del suo computer. Sono le foto che, il 4 novembre 2008, scattò prima e durante le tre ore trascorse a Palazzo Grazioli con Silvio Berlusconi, Gianpaolo Tarantini, Patrizia D'Addario e Lucia Rossini (la ragazza "L." intervistata ieri da "Repubblica" e il cui nome ora è diventato di pubblico dominio). "Ecco le foto. Prendetele", dice. "Un settimanale mi aveva offerto di acquistarle in esclusiva. Ma io, da questa storia, non voglio ricavare nulla. Mi interessa solo raccontare la verità e far capire chi sono davvero".
Cosa ritraggono queste foto? Gli ambienti sembrano diversi.
"Una foto è stata scattata nella stanza di albergo a Roma che dividevo con Patrizia. Quella dove tornai a dormire da sola e dove Patrizia mi raggiunse alle 8 del mattino del 5 novembre, dopo aver trascorso la notte a Palazzo Grazioli".
Si vede poi anche un bagno.
"Si. Qui siamo a Palazzo Grazioli. Durante il dopocena io e Lucia ci assentammo e ci chiudemmo in bagno. E scattammo le foto".
Poi, ce ne è una in via del Corso.
"Io e Patrizia in giro per shopping. Tra l'altro, in una di quelle strade, c'è una boutique di Versace dove Patrizia compra spesso i suoi vestiti. Che fa segnare sul conto. Perché c'è uno che passa e paga per lei".
Uno chi?
"Non lo so".
Patrizia D'Addario, nelle conversazioni registrate con lei e depositate in Procura, riferendosi a Berlusconi, dice: "Ti ricordi come mi corteggiava?". E lei risponde: "Tutto davanti alle guardie del corpo. Uno schifo. Tu sei un'altra come Noemi che gli può fare male".
"Ricordo questo passaggio. E le cose brutte sono due. La prima è che mai avrei pensato che un'amica si mettesse a registrare una telefonata. La seconda è che qui sembra che io volessi spingerla al ricatto. Cosa che non è. Io, se non si è capito, sono berlusconiana. Quella era una chiacchiera tra amiche. Lei era furibonda e io volevo solo farle sentire che la capivo".
Lei ha detto di essere stata a Villa Certosa. Nell'indagine della Procura sono già entrate oltre trenta ragazze. Ricorda di quel suo soggiorno in Sardegna i nomi di qualcuna delle ospiti? Ne ha riferito alla Finanza?
"No. Non ricordo nomi. Anche perché a Villa Certosa non legai particolarmente con le altre".
Perché?
"La maggior parte di loro erano straniere".
Di dove?
"Slave, romene, una cosa così. Non so i paesi, ma erano ragazze dell'Est. Lo si capiva dall'accento con cui parlavano l'italiano. Sembravano di casa. Avevano una grande confidenza con il Presidente e infatti lo chiamavano tutte "Papi". Erano una più invidiosa dell'altra, in competizione una con l'altra. Facevano a gara a chi gli stava più vicina. Mi dissero che erano lì da parecchi giorni. Erano le stesse ragazze filmate in un video che io vidi in quell'occasione e girato durante le feste. Lì erano vestite da Babbo Nataline".
Erano ragazze portate da Tarantini?
"Che io sappia no. Non so chi le avesse portate".
Lei ha detto di aver lavorato al Billionaire e una foto la ritrae accanto a Emilio Fede, che le avrebbe promesso di farla lavorare come meteorina. Fede ora sostiene di non averla mai conosciuta.
"Allora aiuto Fede a ricordare. La prima volta che ci vedemmo, estate 2006 o 2007, era venuto a cena al Billionaire con Silvio Berlusconi. Come succede in questi casi, vengono scelte due billionairine per tenere compagnia al tavolo. E io fui una delle due. Fede, in quell'occasione, mi presentò Berlusconi. Tempo dopo, mi disse di salire a Milano, perché lì avrei fatto o la meteorina o, addirittura, avrei presentato Sipario. Un ruolo che, poi, diede a Raffaella Zardo. Fede mi diede il numero del suo cellulare e, durante l'estate, mi invitò spesso per gli aperitivi in barca con Briatore e Lele Mora. Che avrei dovuto fare la meteorina lo sapevano tutti, tanto che Mora mi chiamava "Barbarina che tempo fa" e mi regalò anche un orologio Chronotech. Fui invitata da Briatore anche al gran Premio di Montecarlo".
Chi è questo sceicco cui fa riferimento Patrizia D'Addario sempre nella conversazione registrata con lei e di cui lei chiede: "Ma ce li dà i soldi?"?
"Non ho mai chiesto soldi a uno sceicco. Per l'ultima volta: sono una modella e basta".
(22 giugno 2009)
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