Sequestrate. Il gip di Tempio Pausania interviene così sulle fotografie scattate da Antonello Zappadu a villa Certosa. Per Vincenzo Cristiano quelle immagini sono il risultato di una condotta illecita con intrusione nella vita privata di Silvio Berlusconi e dei suoi ospiti, attraverso un potente teleobiettivo che di fatto avrebbe violato la privacy all'interno di Villa Certosa. Le foto, però, sono state cedute a un'agenzia in Colombia. Nel frattempo Zappadu ha annunciato di voler querelare sia Berlusconi che Emilio Fede. Altre due querele, invece, verranno presentate contro i direttori dei quotidiani Libero e Il Giornale accusati dal fotografo di aver utilizzato, senza autorizzazione, gli scatti su Villa Certosa diffusi da El Pais.
"Chiunque le pubblicasse in Italia, dopo il provvedimento della procura - spiegato l'avvocato Satta che affianca il legale del premier Nicolò Ghedini - potrebbe essere accusato di ricettazione o interferenze illecite nella vita privata". Il fratello del fotografo, Tore Zappadu, conferma la notizia del sequestro sottolineando peraltro che, ormai, si tratta "di risvolti della vicenda che ci interessano poco, dopo che Antonello ha ceduto le foto alla Ecoprensa".
Lo scorso 15 giugno la procura della Repubblica di Roma aveva respinto la richiesta dell'avvocato del presidente del Consiglio, la stessa che il gip di Tempio ha invece accolto. Tre giorni dopo, è arrivato il provvedimento del garante per il trattamento dei dati personali che ha imposto il blocco di tutte le immagini. Da qui la richiesta dei legali di Berlusconi, che ha depositato la scorsa settimana a Tempio l'ordinanza del garante insieme a una nuova richiesta di sequestro, accolta dal gip (lo stesso che ha respinto l'archiviazione dell'indagine per le foto finite sul settimanale Oggi).
(24 giugno 2009)
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