"Il Consiglio dei ministri ha deliberato di riconsiderare la proposta di scioglimento del consiglio comunale di Fondi". Riconsiderare. E' questa la parola chiave all'interno di un comunicato che sembra essere una risposta alle proteste di stamattina dell'Italia dei Valori e del Pd, che hanno manifestato per sollecitare un'intervento del governo sulle infiltrazioni mafiose ("accertate", tengono a sottolineare i parlamentari dell'Idv) nel comune in provincia di Latina.
Questa mattina il parlamentare dipietrista Stefano Pedica aveva srotolato davanti all'ingresso principale di Palazzo Chigi uno striscione con una scritta inequivocabile: "Via la mafia dalle istituzioni". Il Pd invece aveva effettuato un sit in. "Ci risulta - ha detto Pedica - che anche questa volta il Consiglio dei ministri non prenderà nessuna decisione riguardo lo scioglimento del comune di Fondi per infiltrazioni mafiose, accertate e dichiarate dal prefetto di Latina. Ci sono stati 17 arresti e nessuno fa nulla".
In seguito, la protesta si è spostata all'interno della sala stampa della sede del governo, occupata dallo stesso Pedica, accompagnato dal deputato Francesco Barbato e dalla senatrice Giuliana Carlino. Doveva tenersi una conferenza dei ministri Sacconi e Gelmini, che poi si è tenuta in un'altra sala. Curiosa coincidenza, dato che lo scorso 24 luglio Pedica aveva, per lo stesso motivo, interrotto un'altra conferenza della Gelmini. Per Barbato "il governo", evitando di sciogliere il comune di Fondi e altri in Campania con "infiltrazioni mafiose e camorristiche", sta "facendo da copertura alla criminalità organizzata".
Infine, nel pomeriggio il comunicato del Consiglio dei ministri, che riconsidera "la proposta di scioglimento del consiglio comunale di Fondi, a suo tempo formulata dal ministro dell'Interno, sulla base di una nuova relazione che lo stesso ministro dovrà sottoporre al consiglio dei ministri alla luce delle modifiche introdotte dalla legge 15 luglio 2009, n. 94, che entrerà in vigore nei prossimi giorni e che detta nuove norme per lo scioglimento dei comuni per infiltrazioni mafiose".
Ma il Partito Democratico critica quella che ritiene una mossa attendista. "Il Cdm ha solo preso tempo - dice Laura Garavini, capogruppo Pd in commissione Antimafia - altro che riconsiderazione! Perchè aspettare? In realtà, oggi il governo ha solo dato un nuovo duro colpo alla legalità, creando incertezza in tutto il territorio di Fondi e aprendo una ferita nella democrazia di tutto il paese".
(31 luglio 2009)
Questa mattina il parlamentare dipietrista Stefano Pedica aveva srotolato davanti all'ingresso principale di Palazzo Chigi uno striscione con una scritta inequivocabile: "Via la mafia dalle istituzioni". Il Pd invece aveva effettuato un sit in. "Ci risulta - ha detto Pedica - che anche questa volta il Consiglio dei ministri non prenderà nessuna decisione riguardo lo scioglimento del comune di Fondi per infiltrazioni mafiose, accertate e dichiarate dal prefetto di Latina. Ci sono stati 17 arresti e nessuno fa nulla".
In seguito, la protesta si è spostata all'interno della sala stampa della sede del governo, occupata dallo stesso Pedica, accompagnato dal deputato Francesco Barbato e dalla senatrice Giuliana Carlino. Doveva tenersi una conferenza dei ministri Sacconi e Gelmini, che poi si è tenuta in un'altra sala. Curiosa coincidenza, dato che lo scorso 24 luglio Pedica aveva, per lo stesso motivo, interrotto un'altra conferenza della Gelmini. Per Barbato "il governo", evitando di sciogliere il comune di Fondi e altri in Campania con "infiltrazioni mafiose e camorristiche", sta "facendo da copertura alla criminalità organizzata".
Infine, nel pomeriggio il comunicato del Consiglio dei ministri, che riconsidera "la proposta di scioglimento del consiglio comunale di Fondi, a suo tempo formulata dal ministro dell'Interno, sulla base di una nuova relazione che lo stesso ministro dovrà sottoporre al consiglio dei ministri alla luce delle modifiche introdotte dalla legge 15 luglio 2009, n. 94, che entrerà in vigore nei prossimi giorni e che detta nuove norme per lo scioglimento dei comuni per infiltrazioni mafiose".
Ma il Partito Democratico critica quella che ritiene una mossa attendista. "Il Cdm ha solo preso tempo - dice Laura Garavini, capogruppo Pd in commissione Antimafia - altro che riconsiderazione! Perchè aspettare? In realtà, oggi il governo ha solo dato un nuovo duro colpo alla legalità, creando incertezza in tutto il territorio di Fondi e aprendo una ferita nella democrazia di tutto il paese".
(31 luglio 2009)
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