venerdì 24 luglio 2009

Le forze di Polizia senza stipendio. "Problemi tecnici? Non ci crediamo"


di LARA GUSATTO


"Ritardi, problemi informatici, tagli alle spese". La polizia di Stato è in rivolta. "Ritrovarsi lo stipendio accreditato con puntualità e soprattutto gli straordinari pagati è diventato un terno al lotto". E ai contrattempi telematici gli agenti non ci credono più. E' questa la denuncia del segretario nazionale della polizia di Stato, Enzo Marco Letizia.

Solo una minoranza del personale della polizia di Stato può contare questo mese sul suo stipendio. Infatti la stragrande maggioranza dei 97 mila tra donne e uomini che garantiscono la sicurezza in Italia e che lo dovrebbe ricevere direttamente sul proprio conto corrente il 19 di ogni mese, ad oggi non ha visto un euro.

A quando lo stipendio di luglio? E' questa la domanda che la polizia rivolge al ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Letizia si indigna: "Ci chiediamo cosa stia succedendo, quanto avviene oggi è già accaduto infatti tre mesi fa con lo stipendio di aprile, se a questo aggiungiamo i ritardi dei rimborsi di straordinari e missioni, le famiglie dei poliziotti la spesa la potranno fare solo fino alla seconda settimana del mese. Vorremmo sapere se gli stipendi di ministri e parlamentari subiscono la stessa frenata".

A distanza risponde Nicola Tanzi, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia, che seppur non giustificando i ritardi, li spiega con dei contrattempi sistematici e informatici riscontrati da alcuni istituti di credito e dalla Banca d'Italia.

Una "scusa" a cui i poliziotti non credono più. La storia si ripete da tempo. A parte i disguidi sull'accredito dello stipendio di aprile e adesso di quello di luglio, c'è il problema degli straordinari che dovrebbero essere versati 10-15 giorni dopo lo stipendio ossia vero il quinto giorno del mese successivo: l'ultima volta che sono stati pagati con regolarità è stato il 5 settembre dell'anno scorso. "Non è possibile che da un anno a questa parte non si siano risolti i problemi informatici - dice Letizia - per me è solo una scusa tecnica ad un problema ben più serio".

"La maggior parte degli stipendi è mosso dai sistemi informatici ed è sempre in ritardo", sostiene il segretario nazionale: "Solo una minima parte dei funzionari pubblici della sicurezza ha scelto il pagamento con i sistemi tradizionali in contanti o assegni e in cassa i soldi ci sono. Un tempo quando era l'esatto contrario i ritardi si registravano alla cassa e gli accrediti erano puntualissimi sui conti correnti". Manca all'appello la maggior parte del denaro. "Non è possibile che tutte la banche abbiano problemi sistemici e che questi si reiterino da quasi un anno".

D'altronde neppure dal Viminale riescono a dare delle risposte concrete. Contattato questa mattina dal segretario nazionale delle forze di Polizia, l'ufficio relazioni sindacali del ministero dell'Interno "ha dato solo risposte imbarazzate".

(24 luglio 2009)

4 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Come dicevano i vecchi capocomici: "BAMBOLE, NON C'E' UNA LIRA!"

upupa ha detto...

E...........siamo messi proprio male!
un saluto

vanda ha detto...

Notizie sempre più allegre

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Sapete, se cominciano scontentare le forze di polizia, si mette male, per LORO del PdL naturalmente.
Si tenga conto che Carabinieri e Guardia di Fiananza sono militari, ma seguono la stessa sorte dei loro colleghi ad ordinamento civile.
E' esattamente ciò che non si deve fare, SCONTENTARE LE FORZE DI POLIZIA, è suicida un simile comportamento.