venerdì 31 luglio 2009

Un Premier come Cetto Laqualunque

ANTONIO DI PIETRO
31 luglio 2009


E' semplice riempirsi la bocca con frasi del tipo: "ripristiniamo la Cassa del Mezzogiorno, creiamo la Banca del Sud e un nuovo ente per la gestione unificata del piano investimenti".

Il debito pubblico non e' "un bordello" dove si entra, ci si serve e si esce senza pagare. Questo Silvio Berlusconi lo sa benississimo, visti i suoi vizietti privati in pubblica veste. E allora il governo deve dirci: quale copertura hanno gli investimenti promessi al Sud? Come si collocano nel DPEF che rappresenta una sorta di business plan nazionale e che non prevedeva questa partita? Oppure cosa viene sacrificato del DPEF per finanziare questo gettone extra per lo sviluppo del Meridione a cui finora il governo ha solo tagliato fondi?

Non saranno per caso i soliti soldi del Monopoli? O il governo e il Presidente del Consiglio sperano che qualcun altro si faccia carico dell'impegno preso, ad esempio l'Unione Europea, così come a suo tempo i cittadini si fecero carico del debito di Alitalia? La verita' e' che il governo, come e' suo solito fare, riversera' interamente il finanziamento sulle spalle gia' ricurve del debito pubblico al 117%?

E ancora, ripeto, se si stanzia una cifra e' perche' si hanno dei progetti di sviluppo: non si stanziano, quindi, 27 miliardi di fondi "a prescindere" altrimenti la conclusione che se ne può trarre fin d'ora e' che i siciliani non ne vedranno un centesimo.
E, ancora, questo fantomatico "nuovo ente per il Sud" da chi verra' nominato? Perche' espropriare le regioni del compito di decidere le priorita' dei propri cittadini? Non sara' mica per evitare che i soldi vengano gestiti da giunte ostili alla corte di Re Silvio? Come al solito conosco le risposte così come sapevo che il Partito del Sud sarebbe morto in culla.

La verita' e' che il Meridione sara' ostaggio di se stesso finche' si affidera' al voto di scambio per ottenere favori, posti di lavoro fittizi e vane promesse per un futuro che questa classe politica non potra' mai offrirgli.

"Più fondi per nulla", uno slogan degno di "Cetto Laqualunque", di Antonio Albanese, che mostra la disinvoltura nell'alimentare un meccanismo perverso che e' alla base dei fenomeni baresi, di cui si parla in queste ore, e che coinvolgono sì la sinistra ma con intrecci anche nel centrodestra di Raffaele Fitto. Fenomeni di corruzione e collusione con la criminalita' che mostrano ramificazioni bipartisan in un gioco a più squadre con un'unica regola: frodare lo Stato ed i cittadini.

Nessun commento: