Autore Maurizio Zipponi
Che in Italia ci sia un problema enorme sui salari, cioè su quanto salario si prende, quanta pensione si prende e quanto serve per vivere è un problema davanti agli occhi di tutti, perché i salari e le pensioni sono ferme come potere d'acquisto dal 1992, che perdono terreno rispetto all'aumento dei prezzi.
Una delle proposte folcloristiche della Lega Nord che sono uscite è quella di fare delle “gabbie salariali”, cioè di dire che al nord ci vogliono dei minimi salariali maggiori rispetto a quelli del sud.
Facendo finta di prendere sul serio questa idea cosa scopriamo? E' vero che al nord c'è un costo della vita intorno al 15% superiore, scopriamo però che, e la verità bisogna dirla tutta per essere dei saggi, i salari degli operai del sud sono del 20% in meno degli operai del nord, mentre per le altre professionalità il 25% in meno. Se vogliamo approfondire ancora di più scopriamo che al sud le donne prendono ancora meno, il 15% in meno degli uomini del sud.
C'è una retribuzione inferiore al sud, ma si aggiunge anche un tasso di disoccupazione doppio rispetto a quello del nord e, fatto clamoroso di cui nessuno parla, ben 700 mila giovani del sud sono emigrati, nel giro di 8 anni, al nord o nei paesi del nord Europa, dove serve manodopera qualificata.
In verità le gabbie ci sono, ma che chiudono il sud e lo soffocano. L'idea che noi abbiamo è quella di lavorare sul punto di partenza, cioè come aumentare i salari e non come dividere i lavoratori. Quando i lavoratori vengono divisi sono sempre più deboli.
Come Italia dei Valori, già dai prossimi giorni e in particolare a Vasto, faremo proposte concrete, precise e comprensibili, per far si che sia possibile avviare la fase dell'aumento effettivo dei salari, e toglieremo di mezzo tutte le baggianate che si raccontano, come quella di distinguere i minimi salariali contrattuali tra nord e sud. Questi signori, ministri e leghisti in particolare, non sanno rispondere a quanto è il minimo salariale di un lavoratore italiano metalmeccanico, tessile, chimico... non sanno che il minimo salariale nazionale è sotto i 1000 euro al mese, e tutto ciò vuol dire togliere ancora un po di soldi a queste persone. Ma stiamo scherzando? Vuol dire che si pensa di far generare una ribellione sociale ingovernabile.
Noi pensiamo di poter lavorare molto bene con rigore e precisione, dicendo dove andare a prendere le risorse, lavorando sul sistema fiscale e su una serie di azioni comprensibili che annunceremo a Vasto.
In buona sostanza, noi vogliamo che le gabbie siano non per i lavoratori, come propone la Lega Nord, ma per gli evasori fiscali e per quelli che fanno case e ospedali con la sabbia. Vogliamo svelare il trucco della Lega: mettendo fumo continuamente non arriva mai alla sostanza, vuole saltare il punto sostanziale. La domanda che faremo, ossessivamente, sarà “come il salario può essere aumentato” e non “come dividere i lavoratori”, non come metterlo in gabbia, perché quello è il modo migliore perché i salari si abbassino ulteriormente e aumenti continuamente la distanza tra ricchi e poveri.

2 commenti:
Mi ricordo, negli anni 70 quando in provincia di Pavia si aveva uno stipendio più basso che in provincia di Milano sono stati fatti degli scioperi, per ottenere gli stessi stipendi.
Nel 2009 torniamo indietro belloooooooo
sono tutti pazzi al governo
Pazzi sopratutto quelli della Lega Nord, se non fosse che, come sostiene Eugenio Scalfari, fanno solo 'ammuina' (chiasso):
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