
Ricercatori dell'Università di Tel Aviv in Israele hanno trovato un nuovo modo per diagnosticare la malattia di Alzheimer monitorando la struttura del cervello.
Il tutto avviene mediante una metodologia denominata "Diffusion Imaging MRI". Secondo il dr. Yaniv Assaf, che ha coordinato la ricerca, in questo modo è possibile analizzare la microstruttura del tessuto del cervello senza tecniche invasive o tagli. Tutto ciò permette di monitorare il cambiamento microstrutturale del cervello e quanto accade alla memoria e dove.
Secondo quanto creduto sino ad oggi, il cervello si pensava cambiasse la sua microstruttura mettendoci giorni o addirittura settimane. Oggi, invece, si è scoperto che ciò avviene anche in poche ore, fanno notate gli scienziati israeliani. Per affermare questo, i ricercatori, hanno sottoposto a una serie di test di abilità mentale un gruppo di volontari. A questi è stata fatta una scansione del cervello per mezzo della Diffusion Imaging MRI, poi sono stati invitati a partecipare a una gara per mezzo di un videogioco. Questo processo misura la memoria spaziale e, dopo due ore di gioco, i ricercatori hanno nuovamente scansionato il cervello dei partecipanti per misurare le eventuali differenze.
Dai dati è emerso che la microstruttura si modificata notevolmente durante le due ore di gioco. La partecipazione alla gara ha colpito le aree motorie e visive del cervello e anche l'ippocampo. Il dr. Assaf fa notare che tutto ciò è avvento nel poco tempo di due ore e quindi dimostra come la memoria e la plasticità del cervello possano modificarsi rapidamente e come tutto questo possa portare effetti duraturi sul cervello stesso. In questo modo, questa nuova tecnica può essere utilizzata per una diagnosi precoce della malattia.
Lo studio è stato presentato all'annuale Meeting of the Human Brain Mapping Organization a San Francisco.


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