sabato 17 ottobre 2009

Appello a difesa delle donne oltre 90 mila le firme


di ANDREA GIANNI


PER l'offesa in diretta a Porta a Porta Berlusconi si è detto "dispiaciuto". Ma quella frase, "lei è più bella che intelligente", per il premier "solo una battuta di spirito di largo consumo", ha scatenato la reazione di donne di tutta Italia che continuano a mobilitarsi in solidarietà del vicepresidente della Camera. Firmando l'appello per la dignità delle donne lanciato da Michela Marzano, Barbara Spinelli e Nadia Urbinati ("Quest'uomo offende noi e la democrazia, fermiamolo). E inviando al sito di Repubblica centinaia di fotografie con un chiaro messaggio: "le italiane sono offese dal premier".

Le firme raggiungono quota 90mila, aderiscono cittadine di tutte le età per dire no ai comportamenti maschilisti nella politica. Sottoscrivono personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, che hanno rappresentato figure di donne sugli schermi e nei romanzi. E, ultima, scende in campo la regista e sceneggiatrice Giovanna Gagliardo, autrice di Bellissime, documentario che ripercorre la storia d'Italia del '900 vista con gli occhi delle donne, dalle ragazze madri ai primi movimenti femministi.

Intanto la risposta di Rosy Bindi, "non sono una donna a sua disposizione", all'offesa di Berlusconi è diventata uno slogan. Ha assunto un significato più ampio: "il Paese non è a disposizione del premier", come ha detto la vicepresidente della Camera. La frase viaggia su internet, e viene stampata su poster e magliette diffuse in tutta Italia. L'ultima distribuzione oggi a Bologna, a cura dell'associazione delle donne del Pd, le Democratiche, in occasione di un incontro sul welfare con ospiti Rosy Bindi e l'ex ministro dell'Industria Pierluigi Bersani.

"Per noi questa frase è un manifesto politico per dire al presidente del Consiglio che le donne del nostro Paese non sono a disposizione dei potenti di turno", spiega la deputata del Pd Sandra Zampa, anche lei fra i firmatari dell'appello. "Il governo - aggiunge - si impegni concretamente per politiche a favore della parità di genere e il presidente del Consiglio smetta di offendere le donne. Sconcerta il silenzio della ministra Carfagna su questo episodio di pura volgarità".

(17 ottobre 2009)

11 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Io dire che sarebbe stato sconcertante se la Carfagna avesse parlato, criticando il premier e solidarizzando con Rosy Bindi, di talchè tutto il gossip su di lei sarebbe crollato!
Ma ci vuole intelligenza politica per fare questo e nessuno scheletro, anche di piccole dimensioni, nell'armadio.

carlo ha detto...

le donne raccolgono solo firme, gli uomini troneggiano.
Perchè non fate un'azione di sostanza per il riconoscimento dei v/s diritti sanciti dalla costituzione invece di piangervi addosso e criticare Berlusconi che se la ride. Ma occorre un'azione di intelligenza --- facendo dimettere dal Parlamento e dal CdM gli uomini che superano il numero delle donne.
Ecco la v/s vera battaglia il ricorso alla giustizia per il riconoscimento del diritto alla parità artt. 3--51--117 Cost. per i quali le donne hanno parità di accesso anche alla vita politica.
Fate una seria azione legale per far si' che le donne candidate nelle liste delle politiche 2008 vadano al parlamento in uguale numero degli uomini.Fate dimettere gli uomini, e chiedete un risarcimento danni per il mal tolto,metterete cosi' Berlusconi all'angolo.Forza Donne!!!!! e basta chiacchiere.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

CARLO, IL TUO COMMENTO E' PIENO DI PASSIONE E TI FA ONORE, MA, C'E' UN MA, IL RICORSO ALLA MAGISTRATURA PRESUPPONE UNA NORMA DI LEGGE CHE SANCISCE LA RIPARTIZIONE AL 50% FRA UOMINI E DONNE, LEGGE CHE NON MI PARE CI SIA E CHE NON POTREBBE CHE RIFERISI ALLE CANDIDATURE ALLE VARIE ELEZIONI, LA PARITA' SI SCONTREREBBE ANCHE CON IL VOTO DI PREFERENZA, QUALORA VENISSE REINTRODOTTO, COME CI AUGURIAMO, MENTRE I PARTITI NON POSSONO ESSERE OBBLIGATI PER LEGGE A RISPETTARE TALE PARITA'.
C'E' SOLO UN CODICE DENTOLOGICO NELL'INTERNO DEL PD CIRCA LE CANDIDATURE, NON ALTRO.
INOLTRE, AMESSO CHE UNA LEGGE VENGA FATTA (E DOVREBBE) MI PARE IMPROBABILE CHE POSSA DEFINIRE LA RIPARTIZIONE NETTA NEL GOVERNO FRA UOMINI E DONNE.
IL GOVERNO VIENE PROPOSTO DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, CHE NE HA LA RESPONSABILITA' POLITICA, E ACCETTATO DAL PARLAMENTO COL VOTO DI FIDUCIA.
LA PARITA' IN ITALIA E' MOLTO LONTANA, PURTROPPO.
L'ASSETTO COSTITUZIONALE CUI TU FAI RIFERIMENTO NON CREDO POSSA INTERPRETARSI NEL SENSO DA TE DELINEATO.
SE TI VA,SCRIVI UN ARTICOLO E IO LO POSTO SUL MIO BLOG.

Francy274 ha detto...

E' bravo Carlo a spronare le donne, a me è venuto in mente di mettere su un esercito di amazzoni ben addestrate e ben armate..Il primo passo sarà una nuova religione con la Dea Madre, perchè di questo Dio Padre ne abbiamo piene le tasche, e da lì che sorge la disuguaglianza fra i sessi, ed i maschi la fanno sempre ed ovunque da padrone .
Se comincio ora fra meno di un decennio tutte le donne del mondo diventeranno mie adepte, la vedo un'idea vincente ! che ne pensi Luigi?

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Penso che il sacrificio per diventare amazzoni sarebbe troppo grosso per una donna, salvo che tu non hai usato una metafora.
In tal caso potrebbe l'idea diventare vincente.

Francy274 ha detto...

Certo, è una metafora, niente mutilazioni, la mia Dea non chiede sacrifici ma solo l'uso dell'intelligenza e l'amore per la vita, l'unica violenza che richiederà sarà far abbassare la cresta ai maschietti privandoli dell'eccessivo potere di cui hanno selvaggiamente abusato finora. eheheheh...vedo che condividi, bene sarai il primo maschietto adepto ad honorem :D.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Compito immane quello di far abbassare la cresta ai maschietti.
Nel mio campo vendo in giro non poche donne, ma solo poche veramente valide.
Quand'ero direttore di un istituto minorile (anche questo m'è toccato fare) aveva un Direttore Distrettuale donna, una campionessa di inefficienza.
Oggi c'è un provveditore regionale donna (parlo sempre delle carceri), ma non brilla certo per efficienza, anzi, ed è stata duramente criticata per lasciare inutilizzati molti posti letto in alcune carceri nonostante il sovraffollamento (65.000 detenuti presenti oggi nelle carceri italiane).
Cosa voglio dire, voglio dire che far emergere le potenzialità delle donne nel campo del lavoro non è un compito facile, è un obbiettivo da raggiungere, ma solo dopo una rigorosa selezione.
Siccome questa selezione oggi è inoperante per tutti, le donne che emergono e sono inefficienti, per l'esiguità numerica spiccano di più mentre tanti maschietti inefficienti (e sono tanti) si nascondo nel mucchio.
Onorato di essere un adepto honoris causa, ma adepto a che cosa?
;.)

Francy274 ha detto...

E' vero, in Italia avviene anche questo, ci sono donne che ricoprono ruoli da perfette incompetenti, d'altra parte non ci possiamo meravigliare visto che il marcio inizia proprio dalla classe politica.Ciò non vuol dire che non ci siano donne capaci quanto e più degli uomini di poter svolgere lavori d'alta responsabilità con la dovuta intelligenza e professionalità.
L'Italia non ha mai premiato i sui figli migliori siano questi uomini o donne, ma gli incapaci purchè ruffiani. Mon dimenticare che abbiamo nella nostra storia un Savonarola che mandò al rogo ben cinque milioni di donne marchiandole come streghe solo perchè erano intelligenti,è un fatto culturale che l'uomo italiano teme l'intelligenza femminile. Vecchia storia di Paesi radicati in un vergognoso maschilismo da bancarella.

La mansione come adepto la sceglieremo dopo, prima devo fondare la nuova corrente religiosa, sii paziente ;)

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Non mi far dire cose che non ho scritto.
Io ho solo detto che nel mio lavoro ho intercettato più donne incompetenti che brave ed efficaci.
Non ho detto che non vi siano donne più intelligenti degli uomini, così com'è vero il contrario.
Dove hai preso il dato di cinque milioni di donne fatte ardere sul rogo da Savonarola o arse sul rogo a causa della sua predicazione e in quale arco di tempo?
E' un numeroso imponente per quei tempi.
A me pare di ricordare che furono a migliaia (non saprei dire quante) le donne arse sul rogo (poverette) perchè accusate di essere delle streghe.
Furono vittime della superstizione che è figlia dell'ignoranza.

Francy274 ha detto...

Mi meraviglio Luigi, la santa inquisizione non operò certo solo a Roma ma in tutta Europa, furono i frati domenicani a perseguitare le "streghe" e non fu solo un fatto di superstizione ma politico e sociale, non dimenticare che persino il decantato Sant'Agostino declassò le donne come esseri inferiori e simbolo di corruzione e di peccato, capito il Santo tanto citato da tutti ?
I dati li ho letti su testi storici, uno di questi è Leight storico che a me piace tantissimo.

Ok,non voglio annoiarti oltre...questo è uno degli argomenti che iniziando a parlarne non mi fermo più :DD

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Non ti meravigliare Francesca, quelle cose le so, ma mi era sembrato (ma ero evidentemente in errore) che tu attribuissi alla predicazione del Savanorola e per ordine dello stesso l'uccisione di cinque milioni di donne.
Chiedo venia.