martedì 6 ottobre 2009

Come ci vedono da Londra

6 Ottobre 2009

L'Italia e' quel bellissimo Paese "sole e pizza" in cui i nostri connazionali, dopo una breve esperienza all’estero, non vorrebbero però tornare: perche'? C’è tutto in Italia, terra culla delle civilta': il clima e' fantastico, le regole valgono ma non sempre, la gente è sorridente da una parte, dall’altra l’italiano medio alla fine è profondamente esterofilo quasi a sottolineare una mancanza di fiducia nelle istituzioni ed una profonda convinzione che un individualismo congenito dei cittadini impedisca il rispetto a fasi alterne delle regole di comune convivenza. Quello che accade oggi intorno all’informazione ha alimentato forse irrimediabilmente la distanza tra italiani e nostri connazionali all’estero e tra l’Europa ed il nostro Paese. Oggi gli europei dell’Italia conoscono soltanto le gaffe e le distorsioni del nostro impresentabile governo.

Il 2 ottobre assieme ad altri partiti, associazioni ed alla società civile hanno manifestato a Londra davanti la BBC aderendo alla manifestazione della Fnsi per la libertà di stampa. A Londra c’erano centinaia di persone, italiani e non, molti inglesi hanno partecipato senza comprendere bene i motivi di un’agitazione su un tema per loro così scontato: la libertà di informazione.

Per i londinesi dire che l’informazione deve essere “indipendente” è come sostenere che il cielo è azzurro, un’ovvietà. Eppure hanno notato che in Italia l’informazione è pura strumentalizzazione e concordano con noi dell’Italia dei Valori che la nostra, quella italiana, è un’anomalia colossale nel sistema occidentale.

Mentre nel Belpaese i sondaggi dell’Ispo rivelano che il 52% degli italiani non vedono questa “mancata indipendenza dei media” all’estero non hanno alcun dubbio, l’Italia è vittima di un gigantesco Truman show mediatico dettato dal più grande conflitto d’interessi del pianeta e chi lo nega è completamente imbevuto di minzolinismo.

La domanda che abbiamo posto ai partecipanti alla manifestazione: perchè secondo lei l’Italia è il fanalino di cosa per la libertà d’informazione in Europa? La domanda non è faziosa perché se avessimo chiesto qual è il Paese meno libero in Europa in tema di informazione il 100% del campione avrebbe risposto: “Italy of corse!

2 commenti:

Londra ha detto...

Purtroppo la situazione è gravissima e qui a Londra la si sente eccome.Manco a farlo apposta ieri la BBc ha mandato un servizio sul trattamento che in Italia riserviamo ai clandestini. Il giornalista è stato a Napoli tra i ragazzi che vendono sulle bancarelle, poi a Mondragone e in Libia e infine ha intervistato Gasparri che alla domanda se non ritenesse in qualche modo fasciste le leggi sullimmigrazione ha risposto: "Lei è pazzo, se pretende di farmi una domanda del genere possiamo anche chiudere qui l'intervista"...Povera Italia

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

NON V'E' DUBBIO CHE E' GIA' IN ATTO UN REGIME AUTORITARIO, MOLTO VICINO A QUELLO DITTATORIALE IN SENSO PURO, CHE LE MUTATE CONDIZIONI STORICHE E SOCIALI NON CONSENTONO PIU' DI REALIZZARE NELLA FORMA CLASSICA.
I TIMORI CREDO DEBBANO ESSERE INDIRIZZATI ALLO STATO DELL'ECONOMIA REALE, ALL'ENORME DEFICT PUBBLICO E AL DISAVANZO DI BILANCIO.
A ME PARE CHE QUESTA SITUAZIONE, GRAVE,VIENE CAMUFFATA CONTINUAMENTE PER NON FAR PERCEPIRE CHE IL PERICOLO GRAVE E' L'INCAPACITA' DEL GOVERNO DI GESTIRE CRISI, MEZZI E STRUMENTI PER USCIRNE.
E' COSI' GRAVE CHE PER FAR CASSA NON HANNO ESITATO A VARARE UN INDECENTE SCUDO FISCALE CHE IL CAPO DELLO STATO HA FIRMATO SENZA BATTER CIGLIO.
GRAZIE PER L'INTERVENTO.
CHIARISCO CHE USO IL MAIUSCOLO NON PER GRIDARE MA PER LEGGERE MEGLIO CIO' CHE SCRIVO.