mercoledì 7 ottobre 2009

Cosa può decidere la Corte

PROMULGAZIONE DELLA COSTITUZIONE ANNO 1948

Infondatezza, inammissibilita', incostituzionalita' parziale o totale: il ventaglio di opzioni da oggi all'esame della Corte Costituzionale, chiamata a decidere sulla legittimita' del 'Lodo Alfano', e' ampio. E ciascuna ipotesi si puo' ripercuotere in maniera diversa sui processi a carico del premier Berlusconi e, di conseguenza, sulla stabilita' di governo.

INAMISSIBILITA' O INFONDATEZZA
Pronunce in tal senso sono state chieste ai giudici costituzionali dall'avvocatura dello Stato, a nome della presidenza del Consiglio, e anche dai legali di Berlusconi. In questo caso il 'Lodo Alfano' sopravviverebbe e i processi Mills e Mediaset a carico del premier resterebbero sospesi. Con una differenza: se le questioni di legittimita' sollevate dai giudici di Milano e Roma saranno dichiarate inammissibili, allora significa che la Corte non e' entrata nel merito del 'lodo'; in caso di pronuncia di infondatezza, invece, si puo' dire che la Corte avra' 'promosso' lo scudo che sospende i processi nei confronti delle quattro piu' alte cariche dello Stato.

ILLEGITTIMITA' PER VIOLAZIONE ART.138.
E' la pronuncia piu' temuta dai legali di Berlusconi: comporterebbe una bocciatura totale del 'lodo' per necessita' di intervento con legge costituzionale e non ordinaria (la sospensione dei processi verrebbe pertanto considerata una immunita'). In questo caso il premier tornerebbe sotto processo. E il governo avrebbe difficolta' a sanare il vizio di forma in tempi brevi, visto che un ddl costituzionale richiede una doppia lettura da parte di ciascuna Camera e una maggioranza qualificata se si vuole evitare il referendum confermativo.

ILLEGITTIMITA' PARZIALE O PER DISPARITA' DI TRATTAMENTO TRA PREMIER-MINISTRI E TRA PRESIDENTI CAMERE-PARLAMENTARI
Anche in questo caso i processi milanesi con il premier imputato riprenderebbero, ma sarebbe meno arduo per il governo intervenire con una legge ordinaria per sanare gli eventuali profili di illegittimita' rilevati dalla Corte Costituzionale. Non e', infatti, escluso che lo 'scudo' possa essere dichiarato illegittimo per una irragionevole disparita' compiuta dal lodo tra il presidente del consiglio (ritenuto 'primus inter pares') e i ministri, oltre che tra i presidenti delle Camere e i parlamentari. Se cosi' fosse, il 'lodo' potrebbe venire esteso.

07 ottobre 2009

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