"C'è un tentativo di far fuori il ministro dell'Economia, ma io lo proteggo". E' sceso in campo il leader leghista Umberto Bossi per difendere Giulio Tremonti, sotto assedio nel suo governo. Nelle ultime ore sono circolate anche voci di dimissioni, che vengono però nettamente smentite, prima da fonti vicine al ministro, poi dallo stesso interessato. "Produzione di note di agenzie a mezzo note di agenzie. Ho difficoltà a riconoscermi in questo tipo di catena produttiva. Per quanto mi riguarda nessuna delle note in circolazione corrisponde a verità", dice il ministro Tremonti, in merito alle voci circolate nelle ultime ore.
A Tremonti alcuni colleghi di governo rimproverano il rigore sulla spesa pubblica e la preoccupazione di non sforare eccessivamente le normative europee del Trattato di Maastricht ed è solo di pochi giorni fa lo scontro sull'apertura al ''posto fisso''. Ma a far esplodere i malumori è stata la recente dichiarazione di Berlusconi di voler tagliare l'Irap (l'imposta sulle attività produttive che garantisce all'erario regionale un gettito annuo di circa 40 miliardi di euro). Una scelta che il titolare di via XX Settembre da sempre non condivide.
Temi che sarebbero stati al centro della riunione del Consiglio dei ministri fissata a Palazzo Chigi in tarda mattinata. Riunione, però, saltata per l'assenza di Berlusconi. Il premier, infatti, è rimasto in Russia, perché bloccato dal maltempo. Berlusconi è a colazione con il primo ministro della Federazione russa, Vladimir Putin. Il presidente del Consiglio rientrerà a Roma appena le condizioni atmosferiche lo permetteranno. E in agenda c'è sempre l'incontro con Tremonti.
Restano i malumori nella maggioranza, con le indiscrezioni - poi smentite - di un documento di una parte del governo con Cicchitto e Scajola critico verso il ministro. E Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato, in una intervista al Giornale, aggiunge: ''Nessuna trama contro Giulio. Ma ora non potrà fare tutto da solo, dovrà sedersi attorno a un tavolo e discutere''.
(23 ottobre 2009)
A Tremonti alcuni colleghi di governo rimproverano il rigore sulla spesa pubblica e la preoccupazione di non sforare eccessivamente le normative europee del Trattato di Maastricht ed è solo di pochi giorni fa lo scontro sull'apertura al ''posto fisso''. Ma a far esplodere i malumori è stata la recente dichiarazione di Berlusconi di voler tagliare l'Irap (l'imposta sulle attività produttive che garantisce all'erario regionale un gettito annuo di circa 40 miliardi di euro). Una scelta che il titolare di via XX Settembre da sempre non condivide.
Temi che sarebbero stati al centro della riunione del Consiglio dei ministri fissata a Palazzo Chigi in tarda mattinata. Riunione, però, saltata per l'assenza di Berlusconi. Il premier, infatti, è rimasto in Russia, perché bloccato dal maltempo. Berlusconi è a colazione con il primo ministro della Federazione russa, Vladimir Putin. Il presidente del Consiglio rientrerà a Roma appena le condizioni atmosferiche lo permetteranno. E in agenda c'è sempre l'incontro con Tremonti.
Restano i malumori nella maggioranza, con le indiscrezioni - poi smentite - di un documento di una parte del governo con Cicchitto e Scajola critico verso il ministro. E Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato, in una intervista al Giornale, aggiunge: ''Nessuna trama contro Giulio. Ma ora non potrà fare tutto da solo, dovrà sedersi attorno a un tavolo e discutere''.
(23 ottobre 2009)
3 commenti:
Povero Giulio volevano metterlo alla catena produttiva, va bbè il posto fisso, ma senza esagerare!
Salvo bufera nella steppa appena arriverà "re Artù" i cavalieri sidereranno intorno al tavolo rotondo per discutere...chi sarà Lancillotto??
Scusami, ma ogni tanto mi coglie la verve ironica.
Bossi! Chi altri senno'?
:DDDD...nnaggia, non ci avevo pensato! Sei acuto ;)
Posta un commento