Parlare soltanto di un gesto di solidarietà fra donne sarebbe riduttivo. Quasi novantamila donne hanno aderito all'appello contro la "cretinizzazione delle donne, della democrazia e della politica" che ha avuto come prime firmatarie Michela Marzano, Barbara Spinelli e Nadia Urbinati. Un appello lanciato sulle pagine e il sito di Repubblica all'indomani della puntata di Porta a Porta, durante la quale in un collegamento telefonico il premier si è rivolto a Rosy Bindi con queste parole: "Lei è più bella che intelligente". Quella frase, e la replica della parlamentare del Pd, "io non sono una donna a sua disposizione" sono state ripetute, citate e reinterpretate. La risposta della Bindi è diventata slogan e segno distintivo di appartenenza di molte donne che ritengono le parole del premier, e più in generale il suo comportamento, un'offesa all'intera democrazia.
Un problema che - ha accusato Rosy Bindi il 15 ottobre nel videoforum di Repubblica Tv - "per le donne del centrodestra non esiste, e questo dimostra la loro arretratezza culturale". Le colleghe della maggioranza, ha detto la vicepresidente della Camera, "continuano a ignorare che la donna paga i prezzi più alti in una società dove aumentano le diseguaglianze, dove sono negate pari opportunità a tante persone".
Così le adesioni sono cresciute, quasi 90mila firme si sono aggiunte all'appello, circa tremila foto di donne che hanno voluto "metterci la faccia", per usare le parole di una blogger che sulla sua pagina ha raccontato la scelta di inviare anche una foto per aderire all'iniziativa; e poi gruppi di discussione su forum e social network (il più numeroso, su Facebook, sfiora i 13mila iscritti): questi i numeri, in poco più di una settimana. Tra tante donne hanno aderito anche attrici, registe, scrittrici, intellettuali, docenti universitarie, artiste, giornaliste. Fra le adesioni più recenti quella di una intera associazione, "le Democratiche", e della sua presidente, la senatrice Albertina Soliani. A firmare sono ora anche l'editrice Inge Feltrinelli, la psicologa e docente di Pisicologia Dinamica all'università di Pavia, Silvia Vegetti Finzi e la sociologa Chiara Saraceno, nota fra l'altro per i suoi studi sulla questione femminile nel mercato del lavoro.
(16 ottobre 2009)
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