venerdì 2 ottobre 2009

Pd, Franceschini: "Batteremo chi ha frenato Prodi e Veltroni"


"Alle primarie bisognerà lottare contro nostalgie e istinti di conservazione, bisognerà sconfiggere quelli che hanno frenato prima Romano Prodi poi Walter Veltroni". Si scalda sempre di più la battaglia all'interno del Pd in vista della scelta del segretario. In un bailamme di accuse su tessere sospette, attacchi personali, il segretario del Pd torna evoca "le forze della coservazione" e a battere il tasto del nuovo corso: "Dovremo battere nostalgie e istinti di conservazione. Ci sono sempre forze che resistono ai cambiamento". Bersani, invece, si fa forza con le cifre che gli assegnano il 56,5 per cento ottenuto tra oltre l'80 per cento degli iscritti. L'ex ministro di Prodi non nasconde la sua irritazione per le accuse di sostenitori delle mozione Franceschini che hanno mosso rilievi sulla regolarità dei congressi di circolo. Ieri Mario Adinolfi, Roberta Pinotti e ancora Pina Picierno hanno parlato di 'tessere inquinate', di un Bersani che vince la dove ci sono 'i signori delle tessere'. "Se ci sono irregolarita' saranno gli organi di garanzia ad accertarle. Questo e' il momento di chiudere le polemiche. E' il momento che tutti quanti noi candidati mettiamo un punto fermo. Sono girate cose che non vanno bene e non vorrei che per picconare il mio risultato ci picconassimo tutti da soli, si picconasse la ditta'' replica Bersani.

Davanti al popolo delle primarie, Franceschini lancia la sua sfida: "Voi deciderete chi sarà il segretario del Pd. Io non mi candido per garantire gli equilibri ma per cambiare". A loro Franceschini promette "un'opposizione dura e trasparente" e nessun inciucio. "Non consentiro' che si ripetano errori politici come il non aver fatto la legge sul conflitto di interessi, il piu' grave errore politico che pesa ancora sulla nostra credibilita'' dice Franceschini. Che si dice convinto che ci voglia ''piu' opposizione, non meno opposizione, senza timidezze e paure, senza farci condizionare dalle opinioni interessate di editorialisti e di molti salotti'', e senza confondere opposizione con un concetto di ''anti-italianita'''.

Poi una stoccata sul tesseramento. E sull'importanza, più volte riaffermata da Bersani, del partito. Certo, ammette Franceschini, gli iscritti sono un "patrimonio straordinario", ma non bisogna "mitizzare" la struttura di partito e se in alcune città, come Napoli, ci sono più tessere che in intere regioni "forse c'è qualcosa da correggere".

Nel frattempo è a rischio il confrontro tra i tre candidati. Intanto per domani è prevista una nuova riunione tra i rappresentanti delle tre mozioni con il direttore di Youdem.tv, Walter Verini, per parlare delle modalità del confronto, seppur adesso sempre più a rischio.

(1 ottobre 2009)

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