21 Novembre 2009
Avviso ai naviganti, a quei pochi che ancora non lo sanno, che il 5 di dicembre c'è questa grande manifestazione No Cav-Day, No B-Day, No Berlusconi, chiaro? Cosa vuol dire? Vuol dire che il Popolo della Rete, il Popolo Italiano, vuole ritrovarsi per dire a gran voce a Berlusconi e al suo governo "andatevene a casa, perché state rovinando il Paese".
Le organizzazioni internazionali, come Transparency international, ci danno agli ultimi posti in quanto credibilità internazionale e istituzionale per corruzione e malaffare, grazie al fattore “B”, che crea un sacco di danni all'economia italiana, alle imprese sane, ai lavoratori, alle persone che non arrivano a fine mese, perché tutto il Parlamento è bloccato da anni a fare leggi che servono a lui e ai suoi amici.
In Parlamento non riusciamo a fare una sola legge in materia di occupazione, di lavoro, di piccole medie imprese, di rilancio dell'economia, di infrastrutture. Dobbiamo decidere solo del lodo salva processi e dell'autorizzazione a procedere che deve essere ripristinata per i parlamentari. Non ne possiamo più.
Troviamoci, tutti assieme, il 5 dicembre a Roma per far sentire la nostra voce. Non c'è bisogno di essere di questo o di quel partito, è una manifestazione spontanea nata nella Rete. Certo, sono il Presidente dell'Italia dei Valori, ma ci vado perché innanzitutto sono Antonio Di Pietro, cittadino italiano. E cosi chiedo a voi di andare, perché non ci deve essere uomo di destra o di sinistra, ma uomo, donna e cittadino che rivendica i suoi diritti e non vuole essere più preso in giro da questi signori.
Lo so bene, c'è qualcuno che dice “non ci vado perché non l'ho organizzato io come partito”. Anche Craxi disse “me ne vado al mare”, e si è ritrovato ad Hammamet.Credo che questo è il momento in cui almeno coloro che sono nelle istituzioni devono avere il coraggio e l'umiltà di mettersi in fila insieme al Popolo della Rete e partecipare tutti insieme affinché facciamo sapere a Berlusconi che non è il solo avversario politico Di Pietro ma il Popolo Italiano che lo vuole mandare a casa, perché sta rovinando l'economia italiana, lo stato sociale e la giustizia sociale nel nostro Paese, perché sta portando la dittatura piduista nel nostro Paese.
A casa, prima che sia troppo tardi, e noi in piazza, prima che sia troppo tardi, il 5 dicembre a Roma.
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