lunedì 16 novembre 2009

Bocchino: basta ghedinate


«Basta con le ghedinate da prendere o lasciare. I falchi berlusconiani devono finirla di parlare di complotto interno al Pdl contro Berlusconi. Il presidente del Consiglio deve guardarsi da quei suoi consiglieri che da anni lo hanno portato in un vicolo cieco, spingendolo verso soluzioni inutili, perchè la legge sul processo breve così com'è congegnata oggi è destinata a sbattere contro il muro della incostituzionalità». Lo dichiara senza mezzi termini Italo Bocchino, vicecapogruppo del Pdl alla Camera e in una intervista ad un giornale nazionale boccia il ddl sul processo breve («presenta aspetti irragionevoli, demagogici, populisti») ed indica come la strada da percorrere sia quella di una legge costituzionale che «ripristini l'immunità parlamentare e lo stesso lodo Alfano».

«Anche per noi Silvio Berlusconi è vittima di una persecuzione giudiziaria» chiarisce subito bocchino, che aggiunge come «il nostro problema prioritario è quello di creare uno scudo attorno a berlusconi». ma tutto questo deve accadere nel segno della coerenza e della chiarezza. «noi - sottolinea - vogliamo aggiungere alle iniziative legislative la ragionevolezza, la percorribilità, la coerenza con il senso dello stato e delle istituzioni».

Purtroppo, di fronte agli aut aut delle «ghedinate», «ogni considerazione ragionevole appare un retropensiero, un complotto di disonesti e di killer che sparano alle spalle». «Ai falchi che dicono prendere o lasciare o firmare con il sangue - conclude Bocchino - devono sostituirsi le colombe che lavorano per modificare il testo, per evitare che anche questa legge faccia la fine della Cirami, della ex Cirielli, del lodo Schifani, del lodo Alfano, delle rogatorie. Tutte leggi - conclude Bocchino - che hanno avuto l'unico risultato di aizzare lo scontro politica-giustizia».

16 novembre 2009

2 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

A ME SEMBRA UN SAPIENTE GIOCO DELLE PARTI, FINALIZZATO A RIPRISTINARE L'ART. 68 DELLA COSTITUZIONE, NON TUTTO MA SOLO IL PRIMO COMMA, E IL LODO ALFANO.
PER FARLO OCCORRE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA DEI DUE TERZI DEL PARLAMENTO, OPPPURE LA MAGGIORANZA SEMPLICE (50+1%) CON IL SUCCESSIVO REFERENDUM CONFERMATIVO.
CI RIUSCIRANNO? IO PENSO DI SI', PURTROPPO.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

FORSE MI SONO SBAGLIATO, E' MOLTO DI PIU'.
DA UNA PARTE SILVIO CHE SA CHE LA CAMPANA STA PER SUONARE PER LUI, DALL'ALTRA CHI HA BOCCIATO LA PRESCRIZIONE BREVE, STORCE IL NASO PER IL PROCESSO BREVE (6 ANN IN TUTTO: 2+2+2), MOSTRA DI GRADIRE IL RIPRISTINO DELL'ART. 68 COST. O UN LODO ALFANO BIS (MA OCCORRONO LEGGI DI REVISIONE COSTITUZIONALE (ALMENO 18-24 MESI DI TEMPO PER DOPPIA LETTURA IN PARLAMENTO CON MAGGIORANZA QUALIFICATA DEI DUE TERZI, O MAGGIORANZA SEMPLICE E REFERENDUM POPOLARE CONFERMATIVO).
SILVIO FA A TEMPO A INCASSARE DUE CONDANNE PENALI ALMENO IN PRIMA ISTANZA (PROCESSO MILLS PIU' UN ALTRO CHE ADESSO NON RICORDO).
INSOMMA, E' ACCERCHIATO (DIVORZIO E SENTENZA LODO MONDADORI: 750 MILIONI DI EURO A RCS PER DANNI).
MOLLERA'