Gli americani dicono «the devil is in the details», il diavolo sta nei dettagli. Ma anche Dio — diciamolo — non se la cava male, quando ci si mette. Il Large Hadron Collider (in italiano: grande collisore di adroni) è un acceleratore di particelle presso il Cern di Ginevra, il più grande e potente mai realizzato. Lungo 27 chilometri, costato 4,9 miliardi di euro, dovrebbe provare l’esistenza del «bosone di Higgs», detto anche «la particella di Dio», che fornisce la massa alla materia nell’universo e simula il Big Bang. Be’, si è fermato: ci hanno trovato dentro mollica di pane. Nessuno sa come sia finita lì. Tecnicamente, essendo Ginevra nella Svizzera francese, si trattava di mollica di baguette. Durante l’ispezione si è scoperto che aveva messo fuori uso una delle unità esterne di raffreddamento che mantengono la temperatura a 1,9 gradi sopra lo zero assoluto. Una portavoce del Cern ha detto:
L'UCCELLINO- «Supponiamo sia stato portato da un volatile oppure sia caduto da un aeroplano di passaggio». Titola il sito www.smartplanet.com: «Uccellino con Baguette 1 - Big Bang 0». Sembra un buon riassunto. Fin qui, la vicenda appare divertente e paradossale. Una macchina studiata per accelerare protoni e ioni pesanti fino al 99,9999991% della velocità della luce, e scoprire l’origine dell’universo, bloccata da una briciola. Il più grande e costoso esperimento della fisica mondiale sconfitto (temporaneamente) dalla panetteria quotidiana. Materiale per umoristi scientifici o scienziati dotati di senso dell’umorismo.
IL PRECEDENTE «INQUIETANTE» - C’è un precedente, però, che rende la faccenda fascinosa e/o inquietante (fate voi). Quando il Large Hadron Collider venne inaugurato, il 10 settembre 2008, un’esplosione di scintille, fumo ed elio refrigerato lo ha spento. Un incidente bizzarro, e mai del tutto spiegato. Dennis Overbye, sul New York Times, ha lanciato una supposizione (segnalata e tradotta da Enrico De Simone sul sito L’Occidentale). L’articolo del NYT è uscito lo scorso 13 ottobre — quindi PRIMA che il volatile, l’aeroplano, il caso, il destino o Altro depositassero mollica di pane nel sincrotrone. Leggete, e stupitevi. Scriveva Overbye, tre settimane fa: «... il Large Hadron Collider è pronto per ripartire (...) Sarà il momento per verificare una delle più bizzarre e rivoluzionarie teorie scientifiche mai sentite (...) Sto parlando dell’ipotesi secondo cui a sabotare il travagliato sincrotrone sarebbe niente meno che il suo stesso futuro. Una coppia di affermati fisici ha suggerito che l’ipotetico bosone di Higgs, che gli scienziati sperano di produrre grazie all’LHC, potrebbe essere a tal punto scabroso per la natura che la sua creazione sarebbe sufficiente a produrre un ritorno al passato e a fermare il sincrotrone prima che ne produca uno. Come un viaggiatore del tempo che tornasse indietro negli anni per uccidere il proprio nonno» . I fisici in questione sono Holger Bech Nielsen, dell’Istituto Niels Bohr di Copenhagen, e il giapponese Masao Ninomiya, dell’Istituto Yukawa di fisica teorica di Kyoto. «È nelle nostre previsioni che ogni macchina che produca bosoni di Higgs abbia cattiva fortuna», ha scritto il dottor Nielsen in una email. In un testo non ancora pubblicato — ma citato dal New York Times — conclude: «Si potrebbe quasi dire che abbiamo un modello di Dio (...) Anche Lui odia alquanto le particelle di Higgs, e cerca di evitarle». Con la mollica di pane?! Perché no: un Onnipotente col senso dell’umorismo. Avendo a che fare con gentaglia come noi, Gli serve di sicuro.
Beppe Severgnini
08 novembre 2009
08 novembre 2009
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