domenica 1 novembre 2009

LA VERSIONE DI NATALIE E I DUBBI DEI PM


Anche Natalie, il trans che è costato la carriera a Piero Marrazzo, ha raccontato la sua verità. Le due versioni non coincidono a partire dalle date e cozzano ancora più con quelle degli altri protagonisti. Inizia così la testimonianza del trans: “era fine giugno (e non i primi di luglio ndr) tra le 15 e le 17. Io ero con Piero e ad un certo punto sono arrivati due carabinieri in borghese, Carlo (Tagliente ndr) e Luciano (Simeone ndr). Hanno bussato, credevo fosse una mia amica”. Così Natalie si tira fuori da ogni sospetto di complicità: “sono entrati dicendomi che ero con qualcuno che a loro interessava molto vedere”. Poi il trans continua: “Piero stava nella stanza in mutande bianche. Loro mi hanno obbligato a uscire sul balcone. Ero lì fuori e si sono parlati per circa 20 minuti. Poi sono tornata nella stanza e ho sentito che minacciavano Piero dicendo che se lo avessero portato in caserma lo avrebbero rovinato dato che stava con un transessuale. Ho sentito che uno dei due voleva 50mila euro, e altri 50mila li voleva l’altro ma Piero non aveva quei soldi”. E’ evidente la differenza con la versione di Marrazzo, che ha negato minacce e ogni forma di trattativa, raccontando addirittura di avere gettato il numero del telefono dei carabinieri. Inoltre, prima che i pm gli mostrassero il video, ha negato di essersi accorto di essere ripreso. I militari arrestati hanno sempre negato di avere girato il video sostenendo che lo aveva fatto invece il pusher Rino Cafasso, autore della soffiata sull’incontro a casa di Natalie. La versione dei carabinieri è stata smentita, oltre che dal trans, anche dall’avvocato di Rino Cafasso. Il tossicodipendente è morto a settembre e su questa morte ora i pm vogliono vedere chiaro. “Cafasso - ha detto il suo legale agli inquirenti il 29 ottobre scorso - mi disse che quel video gli era stato dato dai carabinieri e che il suo compito era quello di commercializzarlo”. A metà luglio Cafasso effettivamente lo propose a “Libero”. La prossima settimana Marrazzo sarà risentito per chiarire tutti i dubbi della sua testimonianza.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

SEMBRA CHE MARRAZZO SI SIA PROPRIO ROTOLATO NEL FANGO.