domenica 1 novembre 2009

MARRAZZO: LA MIA VERITÀ


La testimonianza: “Due i carabinieri del blitz a casa del trans.
Ho buttato subito il numero che mi avevano lasciato”
di Marco Lillo


Questa è la testimonianza rilasciata dall'allora presidente della Regione Lazio ai pm romani, il giorno prima degli arresti dei carabinieri che lo ricattavano.
Piero Marrazzo viene convocato dai pm romani nella mattinata di mercoledì 21 ottobre. In serata un suo collaboratore doveva incontrare a Milano nello studio legale dell’avvocato Marco Eller Vainicher, i dirigenti dell’agenzia Photomasi per visionare il video che lo ritraeva con il trans. Due giorni prima c’era stata la ormai famosa telefonata di Silvio Berlusconi. Come racconta l’ex presidente.
Verbale di Piero Marrazzo 21 ottobre 2009
Il giorno 21 ottobre 2009 dinanzi ai pm Giancarlo Capaldo e Rodolfo Sabelli compare Marrazzo Piero in qualità di persona informata dei fatti su convocazione verbale di questo ufficio
A domanda risponde. Nei primi giorni di luglio, dal primo al quattro di quel mese, ho deciso di avere un incontro a pagamento con una persona incontrata per strada qualche giorno prima. Questa persona si chiamava Natalie. Le telefonai e presi appuntamento. Andai con l’auto guidata dal mio autista.
Adr Nell’appartamento mi sono parzialmente spogliato, ho deposto parte della somma concordata su un tavolinetto. Tale somma era di 5000 euro. Mi sembra di aver lasciato 3000 euro, conservando la rimanente parte nel mio portafogli.
Adr Anche Natalie si è spogliata, ma non abbiamo consumato alcun rapporto. Ad un certo punto, ha suonato la porta e sono comparsi 2 uomini in borghese, uno più alto l’altro basso. Mi dissero che erano carabinieri, ma non mi mostrarono alcun tesserino.
Adr I due avevano un atteggiamento molto arrogante. Mi chiesero di vedere un documento e presero il mio portafogli. Se ne andarono in un’altra stanza, tenendo separati me e Natalie in stanze diverse.
Adr Quello più alto mi chiese di consegnare loro molti soldi e di andarli a prendere. Mi rifiutai dicendo che non ne avevo. Proposi di consegnare loro assegni. Ne compilai 3, mi sembra per importi di 10000, 5000 e 5000 euro. Firmai e li consegnai.
Adr Non vi furono esplicite minacce verbali, ma l’uomo mi fece intendere con atteggiamentI e giri di parole che se non avessi pagato sarebbero stati guai. Ebbi paura di essere arrestato e anche per la mia incolumità. Pregai loro di lasciarmi libero.
Adr Quando se ne andarono, su un tavolinetto mi accorsi che c’era della polvere bianca, presumo fosse cocaina. non c’era quando ero arrivato. Preciso che non ne ho fatto uso. Nel mio portafogli non c’erano più i soldi per saldare il prezzo pattuito dell’incontro.
Adr Quando sono andati via, Natalie si è mostrata contrariata, come se i 2 uomini si fossero portati via i 3000 euro che le avevo dato in anticipo.
Adr Prima di andare via i 2 carabinieri mi diedero un numero di cellulare, dicendo di chiamarli. I 2 uomini non mi hanno detto di aver fatto fotografie, né io mi sono accorto se uno dei 2 avesse qualche strumento adatto allo scopo. Preciso che ero terrorizzato, volevo andar via.
Adr Prima di andar via i 2 mi chiesero un recapito telefonico e gli diedi uno dei recapiti telefonici della mia segreteria alla Regione. Dopo alcuni giorni arrivò una telefonata, penso di uno di loro, ma rispose una mia collaboratrice e non seppe dirmi altro.
Adr Io subito dopo l’incontro con i sedicenti carabinieri avevo strappato il biglietto con il numero di cellulare che mi avevano lasciato.
Adr Natalie era di altezza normale e formosa.
Adr Da allora non ho saputo più nulla di questa storia fino a lunedì 19 ottobre. L’unica cosa che ho fatto come conseguenza di quell’episodio è stato quello di pregare uno dei miei segretari, Luciani, che gestisce un mio conto corrente, di fare una denuncia di smarrimento degli assegni.
Adr Lunedì 19 ottobre mi è arrivata una comunicazione confidenziale del presidente del consiglio Berlusconi che mi ha telefonato per comunicarmi di aver saputo che negli ambienti editoriali milanesi girava voce che vi fossero foto compromettenti che mi riguardavano. Io ho subito ripensato all’episodio di luglio e ho cercato di saperne di più. Mi è stato dato il numero di telefono di un’agenzia che sembrava interessata alla commercializzazione.
Adr Ho telefonato, ricevendo una risposta vagamente positiva. Ho preso appuntamento che poi non è stato rispettato avendo avuto la convocazione del vostro ufficio. Ho così detto ai miei collaboratori di soprassedere.
Gli viene poi mostrato il filmato di cui si parla
Adr Riconosco effettivamente in tale filmato me e Natalie. Ho notato anche della polvere bianca, accanto ad una mia tessera. Preciso che quando sono entrato nell’appartamento non l’ho notata. Posso azzardare l’ipotesi che sono stati loro a metterla.

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