Sono iscritti al Partito Democratico e parteciperanno al No B Day. Nelle ultime ore tanti simpatizzanti del Pd esprimono sui social network il proprio intento di partecipare alla manifestazione del 5 dicembre. E molti prendendo di mira "l'indecisione di Bersani", dichiarandosi preoccupati per la mancanza di unità nell'opposizione. Slogan chiari, diretti. E l'idea di creare un fronte democratico all'interno della manifestazione del 5 dicembre: "Sono democratico e per questo ci sarò". E ancora: "Tutti in piazza con le bandiere del Pd".
Iscritti e simpatizzanti, dirigenti e onorevoli. Dal sedicenne che ha appena partecipato alle primarie a Debora Serracchiani e Ileana Argentin, da Furio Colombo al vicepresidente del Pd Ivan Scalfarotto. Tutti spinti dalla stessa analisi: "Le parole d'ordine del No B Day sono anche le nostre". Su Facebook uno degli ultimi gruppi nati è "NBD - Del Pd", circa 500 democratici convinti che il No B-Day e le manifestazioni indette per l'11 e per il 12 dicembre non si escludano a vicenda. Anzi. C'è chi scrive che "l'importante è condividere insieme spazi per fare opposizione", e chi sottolinea la "necessità di far parte delle persone che il 5 dicembre scenderanno in strada per difendere la Costituzione".
Colpiscono le critiche al nuovo gruppo dirigente del Partito Democratico. C'è chi difende la propria presenza al No B-Day in nome "dello spirito delle primarie" e chi si aspetta "almeno una parola chiara dalla nuova segreteria". In molti contestano a Bersani di "prendere tempo" e dalla piazza telematica chiedono al neosegretario: "Le parole d'ordine del No B Day sono costituzione, legalità, ricerca, diritti. Non sono anche le nostre?".
Altri gruppi fanno del proprio nome una dichiarazione d'intenti. Si va da "Il popolo delle primarie chiede al Pd di partecipare al No B Day" a "Quelli del Pd che il 5 dicembre ci saranno". Quest'ultimo è il più agguerrito. Nel mirino i nuovi vertici del Partito Democratico. Messaggi diretti a Rosi Bindy: "Noi iniziamo a vederci con Furio Colombo, Civati e la Serracchiani. Rosy Bindi sta ancora decidendo...". E ancora dure critiche al segretario: "Come può invocare tanto la base, la società civile, il rinnovamento e poi essere sordo al nostro richiamo?". E poi: "Francamente trovo grottesco chiedere al maggior partito di opposizione di opporsi all'uomo che guida il governo e il centrodestra".
Quella su Facebook è solo la testa di ponte di una protesta che segna da settimane la dialettica interna al partito. Posizioni diverse spesso nascoste ma che a volte emergono con durezza. Su Pd Network, il forum ufficiale del partito, tra i post più commentati ci sono quelli che chiedono la presenza del Pd al No B-Day. "Cosa produrrà dal punto di vista politico la nostra assenza?", e "non possiamo lasciare il monopolio dell'opposizione a Di Pietro". ma ci sono anche tanti commenti in favore della posizione ufficiale del Pd: "Bersani ha ragione, non possiamo partecipare a una semplice manifestazione d'intolleranza verso Berlusconi". E ancora: "Il nostro compito è proporre un'alternativa, anche se non possiamo farlo da soli". Posizioni diverse, dubbi e riflessioni. Di sicuro c'è che per gli organizzatori del No B Day, i militanti del Pd sono in benvenuti.
(26 novembre 2009)
2 commenti:
Bersani non è mica un combattente è un "pensatore", a lui basta il pensiero tradotto in una frase d'effetto e tutto si risolve.
Come dare perle ai porci.. anche se ormai non si capisce più da che parte vengono date le perle e da che parte stanno i porci!
nessuno e' piu' feroce di una donna delusa, in questo caso in politica!
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