lunedì 7 dicembre 2009

Bossi: "Rivedere la legge sui pentiti"


Il ministro per le Riforme, Umberto Bossi, ritiene che la legge sui pentiti sia da rivedere. Ai giornalisti che, a Palazzo Marino dove ha visitato il presepe insieme al sindaco di Milano Letizia Moratti, gli chiedevano se la legge fosse da rivedere ha risposto: «Per me sì». Quanto all’arresto di Gaetano Fidanzati ieri a Milano, Bossi ha constatato che «dovunque ci siano i soldi la mafia cerca di infiltrarsi». Tornando poi sulle dichiarazioni del boss pentito Gaspare Spatuzza, il leader della Lega ha ribadito la sua fiducia nel presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. «Non credo - ha detto - vada in giro a mettere bombe. La mafia si è un po' arrabbiata perché noi abbiamo fatto leggi pesantissime contro la mafia. Per questo la mafia si è mossa e si sta muovendo».

Intanto, dopo aver commentato ieri l'arresto dei superlatitanti Nicchi e Fidanzati («è la risposta alle calunnie»), il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi torna a ribadire il suo dissenso da «chi scrive troppo o fa spettacoli sulla mafia perchè mandiamo in giro nel mondo un’immagine dell’Italia che pare tutta popolata da mafiosi», e aggiunge che la «mafia è un fenomeno assolutamente contenuto: pericoloso, da estirpare, ma contenuto».

In un’intervista a Mediaset rilasciata dopo la partita Milan-Sampdoria, il premier ha detto che «quando sento parlare di Berlusconi mi sembra sia un altro, perchè non ha nulla a che vedere con me. Non ho alcun timore sul rapporto con gli italiani perchè gli italiani sono gente di buon senso e sulla loro capacità di giudizio io conto molto». «Quello che spiace - ha continuato Berlusconi - è che si getti del fango sull’immagine dell’Italia del Mondo. L’altro giorno giocosamente ho detto una frase per dissentire da chi scrive troppo o fa spettacoli sulla mafia, perchè mandiamo in giro nel mondo un’immagine dell’Italia che pare tutta popolata da mafiosi». «Questo ci fa fare brutta figura, è contrario al made in Italy, e i turisti evitano di venire qui. Mentre invece la mafia è un fenomeno assolutamente contenuto. Pericoloso, da estirpare, ma contenuto».

«Ho detto al mio ottimo ministro degli Interni che un’occasione per passare alla storia, ovvero mettere fine a questa organizzazione, che ha radici antiche ma non è detto che non si possa lavorare per un risanamento del territorio nelle regioni meridionali. Io ho fiducia - ha spiegato Berlusconi - che, avendo cominciato bene e avendo molti anni per lavorare, potremo avere ottimi risultati». Il presidente del Consiglio ha ribadito che «nessun governo nella storia ha fatto un contrasto così forte alla mafia e a tutta la criminalità organizzata: i numeri parlano da soli: abbiamo sequestrato 12mila miliardi di euro tra soldi e beni a persone appartenenti a organizzazioni mafiose, 17 fra i 30 più pericolosi latitanti sono stati assicurati alle patrie carceri e sono molte centinaia le persone sospettate assicurate alla giustizia, in più abbiamo messo a segno qualcosa come 90 blitz contro la malavita. Credo - ha concluso - che siano risultati enormi e tutti italiani felici».

2 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Che manica di manigoldi bugiardi e svergognati.
Modificare la legge sui pentiti: incredibile!

Francy274 ha detto...

Accidenti, ma di quale Italia parlano? Niente, niente questi grandi combattenti sono l'incarnazione dei martiri agiati? (nuova figua religiosa clonata negli ultimi 15-anni).
Loro arrestano, sequestrano, mettono leggi dure contro i delinquenti, loro sono dei factotum incompresi!