giovedì 31 dicembre 2009

E' tornato Talleyrand


di Michele Serra


Il monito di Napolitano ha reso possibile un nuovo clima politico. Berlusconi non parla più di comunisti ma affettuosamente di 'comu', Casini e Rutelli sono d'accordo con tutti, dai trozkisti ai nazisti e Calderoli non usa più la forchetta per pulirsi i denti a fine pasto

Un nuovo clima, finalmente. Il 2010 della politica italiana comincia con il fermo monito di Napolitano: "Bisogna attuare tutti quei ragionevoli accorgimenti che consentano di instaurare tra i partiti ogni possibile forma di collaborazione allo scopo di stabilire quali siano le migliori forme di intesa per arrivare a formulare di comune accordo proposte atte a ripensare una più concorde piattaforma programmatica riguardo gli snodi nevralgici dei rapporti istituzionali tra i diversi e autonomi poteri dello Stato, nel rispetto delle funzioni di ciascuno". Per questa dichiarazione il Capo dello Stato ha vinto il Premio Sprint, assegnato dalla stampa parlamentare.

D'Alema È il grande tessitore dei nuovi rapporti tra i partiti. La sede della Fondazione Diciamo, da lui presieduta, è meta ininterrotta dei vari leader. D'Alema si è dimostrato abilissimo nell'evitare che i suoi ospiti si incontrassero già in ascensore, mandandosi affanculo e rovinando tutto. Per questa ragione alcuni sono stati dirottati per le scale, altri sono saliti dalle scale antincendio, altri ancora hanno atteso in macchina, in un sapiente mix ispirato dal celebre testo classico di Talleyrand, 'Come fa un barcaiolo a traghettare un lupo, una capra e un cavolo sull'altra sponda del fiume?'. Alla fine di defatiganti giornate di lavoro, D'Alema ha incontrato separatamente i rappresentanti di tutti i partiti: ognuno gli ha detto l'esatto contrario degli altri, ma lui è stato abilissimo a non dirlo a nessuno.

Calderoli Politico navigatissimo, ha sorpreso tutti per il grande sforzo diplomatico. Non si pulisce più i denti con la forchetta durante i pranzi di lavoro e ha promesso che la Lega non insisterà nella proposta di fare eleggere direttamente dal popolo il farmacista, il veterinario e il sacrestano. Sui minareti propone un compromesso: dovranno essere alti al massimo un metro,in modo da poter agevolmente ospitare muezzin nani.

Casini e Rutelli Si sono detti d'accordo con tutti, dal trotzkista frazionista Gianni Sperduto, che propone uno sciopero generale di un mese, al neonazista altoatesino Hansi Strudel, che chiede di vietare ai negri le gare di slalom (possono partecipare solo alla discesa libera, ma su un percorso parallelo in mezzo ai larici). Hanno proposto di modificare la Costituzione, ma anche di lasciarla così com'è, ottenendo così due Costituzioni, in grado di soddisfare ogni esigenza.

Di Pietro Non partecipa agli incontri, che ha definito "un letamaio, una fogna putrida". In una successiva dichiarazione, in segno di rispetto per il Capo dello Stato, ha parzialmente corretto le sue parole: "un letamaio e una fogna, ma non putrida". Ha preso alloggio in una pensione di fronte alle finestre della Fondazione di D'Alema e si affaccia spesso alla finestra gridando fortissimo per disturbare i colloqui.

Fini Mantiene un altissimo profilo istituzionale. Intrattiene i suoi interlocutori sulla storia dei diritti umani, sull'emancipazione dei popoli, sull'habeas corpus a partire dalla Magna Charta. Nonostante il parere contrario del capo protocollo della Camera, ha presieduto le ultime sedute con il sari del Mahatma Ghandi, acquistato a un'asta su eBay. Su tutto il resto preferisce non pronunciarsi, la bassa cucina non fa più parte del suo orizzonte.

Berlusconi Segue i lavori dalla sua villa di Arcore, nella nuova Sala della Gommapiuma allestita dai suoi collaboratori per evitargli qualunque possibile incidente. I nuovi denti, espiantati da una fanciulla vergine, ne hanno ulteriormente ringiovanito l'aspetto. Ha perdonato il suo assalitore e ha promesso di assecondare il nuovo clima rinunciando ai toni aggressivi. Non dice più "comunisti", usa l'affettuoso diminutivo "comu" e ha anche promesso che si farà processare, ma in un tribunale privato delle Isole Cayman.

(29 dicembre 2009)

2 commenti:

Francy274 ha detto...

ahahaah.. fantastico Serra.
Superba la descrizione di Di Pietro.. lo immagino davvero che da buon dirimpettaio disturbi i colloqui di D'Alema urlando :DDDDD

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Serra è uno scrittore satirico e la satira per definizione non risparmia nessuno.