Il ministro Maroni fa retromarcia e corregge la linea del governo sulle limitazioni a internet: si tratterà di un disegno di legge e non di un decreto legge, e il suo contenuto sarà illustrato oggi al presidente della Repubblica. Maroni ha precisato che non è previsto nessun reato speciale, nè interventi censori. Servirebbe però «una norma che consenta alla magistratura di rimuovere dal web le pagine in cui la magistratura stessa, e non il governo, ravvisi un reato ad esempio di apologia o di istigazione».
La retromarcia è seguita a un incontro che il ministro dell'interno ha avuto con Dario Franceschini. «Noi vogliamo rasserenare il clima», ha detto Maroni, «ed evitare forzature che non sono opportune in questo momento. Perciò, dopo aver ascoltato vari esponenti dell'opposizione, io non ho obiezioni a che si proceda con un disegno di legge e non con un decreto per consentire al Parlamento di discutere una materia così delicata».
La retromarcia potrebbe riguardare anche i limiti alle manifestazioni, considerata la presenza di pareri discordanti all'interno del governo. «Stiamo valutando proposte che arrivano da più parti. La Russa chiede di estendere alle manifestazioni politiche le regole speciali dei comizi elettorali. Ho registrato opinioni al 50 per cento favorevoli e al 50 contrari in modo trasversale».
16 dicembre 2009
La retromarcia è seguita a un incontro che il ministro dell'interno ha avuto con Dario Franceschini. «Noi vogliamo rasserenare il clima», ha detto Maroni, «ed evitare forzature che non sono opportune in questo momento. Perciò, dopo aver ascoltato vari esponenti dell'opposizione, io non ho obiezioni a che si proceda con un disegno di legge e non con un decreto per consentire al Parlamento di discutere una materia così delicata».
La retromarcia potrebbe riguardare anche i limiti alle manifestazioni, considerata la presenza di pareri discordanti all'interno del governo. «Stiamo valutando proposte che arrivano da più parti. La Russa chiede di estendere alle manifestazioni politiche le regole speciali dei comizi elettorali. Ho registrato opinioni al 50 per cento favorevoli e al 50 contrari in modo trasversale».
16 dicembre 2009
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