Si può obiettare che sono equilibrismi formali, ma la maggioranza è riuscita a risolvere (o congelare) molti dei problemi al suo interno tranne uno: Umberto Bossi.
Le polemiche sulle moschee prima, e gli attacchi al cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi poi, stanno complicando un rapporto con la chiesa che per la Lega stava diventando importante.
Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, liquida le iniziative leghiste come battaglie “in chiave etnica o para-religiosa”.
Assente dal dibattito di politica economica sulla Finanziaria, per conseguenza del compromesso trovato con una parte del Pdl sul ruolo del ministro Giulio Tremonti, il Carroccio resta nei titoli dei giornali con le campagne identitarie. Ma questa volta potrebbe aver esagerato, muovendosi con troppo impeto in una regione, la Lombardia, che Bossi continua a sognare di avere alle regionali del 2010. Anche se non se ne parla quasi più, sta per riaprirsi lo scontro sulla presidenza del Veneto: ieri Giancarlo Galan, governatore uscente del Pdl, ha ribadito che non vuole lasciare la poltrona a un leghista.
Per il resto il governo sta riuscendo a saltare, o almeno ad aggirare, diversi ostacoli. E’ ormai chiaro che sulla Finanziaria ci sarà il voto di fiducia, ma i finiani – e lo stesso Gianfranco Fini – possono rivendicare di aver ottenuto che non ci sia il voto di fiducia su un maxiemendamento (ma questo è possibile solo perché il testo è già stato blindato in commissione Bilancio, salvando la forma ma non la sostanza).
Per il resto il governo sta riuscendo a saltare, o almeno ad aggirare, diversi ostacoli. E’ ormai chiaro che sulla Finanziaria ci sarà il voto di fiducia, ma i finiani – e lo stesso Gianfranco Fini – possono rivendicare di aver ottenuto che non ci sia il voto di fiducia su un maxiemendamento (ma questo è possibile solo perché il testo è già stato blindato in commissione Bilancio, salvando la forma ma non la sostanza).
Dopo aver tenuto qualche centinaio di giornalisti in ansia per due giorni, ieri il governo ha annunciato anche l’intenzione di conservare i finanziamenti pubblici ai giornali.
Nessuna misura strutturale o riforma del settore, ma un provvedimento promesso per gennaio frutto, anche in questo caso, di una mediazione di Fini (direttamente interessato a preservare il suo quotidiano d’area, Il secolo d’Italia).
La questione su cui sembra improbabile trovare soluzioni di compromesso resta quella del processo breve. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha intimato ai magistrati di andare meno in televisione e l’Associazione nazionale magistrati annuncia mobilitazioni per gennaio.
La questione su cui sembra improbabile trovare soluzioni di compromesso resta quella del processo breve. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha intimato ai magistrati di andare meno in televisione e l’Associazione nazionale magistrati annuncia mobilitazioni per gennaio.
Lunedì anche il Consiglio superiore della magistratura dovrebbe pronunciarsi contro la norma. Su questo terreno lo scontro è appena iniziato.
1 commento:
Non mi stancherò mai di ripetere che quel rozzo, incolto personaggio con una faccia di bronzo da Guinnes dei primati, che ha solleticato per fini politici indegni la pancia dei suoi elettori, che ha propiziato una politica razzista e xenofoba disumana, con una corte di cortigiani pronta a tradurre in atti concreti idee, propositi, valutazioni a dir poco oscene (vedi la politica dei 'respingimenti', che dà il voltastomaco); ebbene, quest'uomo è vivo grazie alla perizia, alla abilità, alla professionalit, al rispetto del giuramento di Ippocrate di un mediico rianimatore dell'ospedale di Varese, che gli salvò la vita quanto un 'ictus' cerebrale lo atterrò, lasciandogli poi segni irreversibili sul corpo, visibilissimi.
Bossi è stato vicinissimo alla morte, è stato per moltissimo tempo fuori dalla politica attiva, disperando di poter riprendere un minimo di vita vivibile, ma non ne ha tratto alcun insegnamento etico-morale.
Quel medico rianimatore era di pelle nera, quando già il razzismo della Lega era ormai esploso in tutta la sua funesta virulenza.
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