La coincidenza è sospetta. Le memorie di Patrizia D’Addario circolavano da poche ore, nel frattempo il presidente dell’Anas Pietro Ciucci lanciava il Salerno-Reggio Calabria day, una ricorrenza buona per qualsiasi mese di qualsiasi anno per i prossimi due secoli. Il 4 dicembre sarà abbattuto un diaframma della galleria Barritteri, e chi può officiare la titanica azione di sforamento se non Silvio Berlusconi? Al terzo, quarto brindisi sulla terrificante autostrada A3, a cinquant’anni dall’inaugurazione del primo tratto. Ogni scusa è buona per marinare il Tribunale di Milano.
Benvenuto all’ultimo pargolo di famiglia: il lodo Ciucci, il taglianastro tascabile. Ecco il programma dell’infaticabile: “A dicembre avremo anche l’apertura della Catania-Siracusa, bellissima. Il 4 saremo tra Gioia Tauro e Scilla, giorno di Santa Barbara protettrice dei minatori. Confidiamo nella presenza di Berlusconi”. Ci mancherebbe. Sarà la festa degli italiani riuniti e degli automobilisti ricoverati in psichiatria per nevrosi da traffico. La A3 è un successo dei sette anni di governo: “In otto lotti la situazione è un disastro, nomineremo un commissario”, citazione di tale S.B. a “Matrix”, giugno 2009.
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