martedì 29 dicembre 2009

Pensare ad alta voce e schematizzare: ecco come affrontare la matematica


Pensare a voce alta e schematizzare graficamente i problemi: ecco le regole d’oro per capire e risolvere i grattacapi matematici. Gli studenti più brillanti, e persino più rapidi, secondo una ricerca pubblicata sull'Electronic Journal of Research in Educational Psychology e sulla Revista de investigación psicoeducativa, sono infatti proprio quelli che si aiutano rappresentando i problemi graficamente e ragionando a voce alta sulla soluzione.

LO STUDIO – Lo studio è stato condotto dai professori José Luis Villegas Castellanos (dell’Università delle Ande in Venezuela), Enrique Castro Martínez e José Gutiérrez, dell’Università di Granada, i quali hanno tenuto sotto osservazione, filmandoli, tre studenti dell’ultimo anno della facoltà di Matematica sottoponendo loro alcuni problemi in una stanza isolata. Paragonando modalità di studio, tempi e risultati, i ricercatori sono giunti alla conclusione che i ragazzi che seguivano queste due regole erano i migliori: «Le rappresentazioni favoriscono la comprensione dei concetti matematici e stimolano lo sviluppo di un pensiero flessibile e versatile nella risoluzione dei problemi». Se poi il problema viene enunciato e scandito, la concentrazione non può che migliorare e la soluzione corretta si avvicina.

AD ALTA VOCE – Nondimeno aiuta infatti alzare la voce e riflettere ascoltandosi, cosa peraltro valida in tutte le discipline e regola infallibile per concentrarsi e smontare eventuali sbagli: sentendo le proprie parole aumenta intuitivamente il raccoglimento e soprattutto, nel caso di passaggi sbagliati (che come è noto in un problema rischiano di compromettere la soluzione), è molto più facile rendersene conto. Dunque il trucco più efficace è fare i compiti a voce alta e armati di matita, per scarabocchiare numeri e simboli al fine di disegnare schematicamente il problema. A quel punto la matematica smetterà di essere una materia ostile e i pregiudizi di cui soffre si sgonfieranno. Basta provare.

Emanuela Di Pasqua
21 dicembre 2009

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