
"A questo punto le primarie le chiedo io a Vendola, sono io che chiedo a Vendola di andare alle primarie e glielo chiedo serenamente senza acredine" Il sindaco di Bari Michele Emiliano, possibile candidato presidente alle prossime regionali in Puglia dopo giorni di tensioni culminate nel rinvio dell'assemblea del Pd pugliese ieri sera, propone di andare alle primarie alle quali si era già dichiarato disponibile il presidente uscente Nichi Vendola.Emiliano ha peraltro affermato che "non c'è più bisogno delle truppe, andiamo a votare, perché in questa maniera riconciliamo il nostro popolo, gli restituiamo un luogo dove finalmente esprimersi". D'altra parte Emiliano ha chiesto che il presidente della Regione sostenga in consiglio regionale, il 19 gennaio prossimo, la leggina che gli consentirebbe eventualmente di presentarsi senza doversi necessariamente dimettere da sindaco come l'attuale normativa impone.
Immediata la risposta del leader di Sinistra e Libertà. "Credo - ha detto - che se Emiliano e il Pd scelgono la strada delle primarie abbiamo l'occasione di tornare a fare politica normalmente, mettendo al centro la contesa delle idee, dei programmi, ragionando della Puglia e non ragionando del ceto politico. Ovviamente non ci sono subordinate possibili soprattutto se esse presuppongono una invadenza da parte del Governo regionale in materia che è tipica prerogativa del Consiglio regionale".
E nel confronto sul candidato presidente è intervenuto anche il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini: a proposito della presenza di una "claque" pro-Vendola all'assemblea del Pd, ha parlato di "fatti gravissimi, che non esito a definire atti di squadrismo politico". "C'è stata - ha proseguito - una violenza morale senza precedenti: irrompere in un'assemblea di un partito per impedire una scelta autonoma rispetto alle candidature. Credo che Vendola debba chiedere scusa ai pugliesi e a tutti gli italiani".
Replica del governatore: "Non si è verificato nessun atto squadristico e dubito che chiunque possa associare la mia vita a qualunque cosa somigli a una violenza. Conosco Casini come una persona seria e prudente e in virtù di un autentico sentimento di amicizia chiedo di rettificare quelle parole così ingiustificate e di porgermi le sue scuse".
(29 dicembre 2009)

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