lunedì 4 gennaio 2010

THE CRANBERRIES - AVE MARIA

10 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

UN BELL'AZZARDO! PERO' LA SOLISTA SE LA CAVA BENE, ANCHE SE DIFETTANO UN PO' GLI ACUTI CHE TIENE BREVEMENTE. IL SOLISTA VA MEGLIO: INDOVINATE CHI E' IL SOLISTA?

Mela Rossa ha detto...

ooooh!!!Lei è la mitica Dolores O'Riordan.
Luigi, Dolores è una cantante bravissima, dalla voce particolare, non potentissima ma molto comunicativa (anche se ha un caratteraccio, da quanto dicono i suoi collaboratori).
I Cranberries sono un complesso Irlandese, nato alla fine degli anni 80.
Hanno scritto canzoni sulla questione Irlandese.
Famosissima è la loro "Zombie".

Il solista chi è?
Purtroppo non sono riuscita a sentire tutto il pezzo...mannaggia!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Conosco questo gruppo e ho anche quale long playng loro, pensa, i gloriosi, mitici micorosolco. Il solista te lo scrivo a parte chi è, resterai sorpresa di non averlo riconosciuto.

Anonimo ha detto...

De The Cranberries ero riuscita a comprare un cd perchè da 20 € l'avevano scontato a 4, ma personalmente, come irlandese, preferivo, soprattutto agli inizi: Sinéad (Marie Bernadette) O'Connor... anche lei sofferente di BSD!
Lui è Pavarotti?
(ma il riflesso delle finestre, sui tuoi occhiali, è voluto?)

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Sì, è Luciano Pavarotti. Il riflesso di luce sugli occhiali è involontario. Cosa significa BSD?

Anonimo ha detto...

Bipolar Spectrum Disorder.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Chissà se ha conosciuto il Gabapentin? Si sarebbe risparmiata tante sofferenze!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Ho fatto una veloce ricerca, la ragazza ha dichiarato nel 2007 di soffrire psicosi maniaco-depressiva da quattro anni.
Sono andato oltre e ho scoperto che i BSD sono classificati dal DSM come un insieme di quadri clinici a loro volta classificati secondo 4 diverse tipologie, le seguenti:
1) Disturbo bipolare I
2) Disturbo bipolare II
3) Disturbo ciclotimico
4) Disturbo bipolare non altrimenti specificato.
La forma I è quella a maggior rischio ed è dovuta a fattori genetici (come me).
Il Gabapentin è elencato come una delle terapie possibili. Posso assicurare che è molto efficace, la terapia deve essere di carattere continuativo (vita natural durante), non è pericolos come altri farmaci tipo il litio, che, mi è stato detto, è devastante.
La ciclotimia è un alternarsi di fasi depressive ed ipomaniacali, però mai così gravi e debilitanti da richiedere un ricovero ospedaliero o da compromettere totalmente l'attività sociale e lavorativa dell'individuo.
La diagnosi.
Disturbo bipolare I: si osservano uno o più episodi maniacali, ma ne basta uno per la corretta diagnosi. Inizalmente si mostra solo una breve pausa fra gli episodi e con il passare del tempo, dopo le prime recidive, le fasi di intervallo tendono ad allungarsi e stabilizzarsi.
Disturbo bipolare II: si osserva uno o più episodi depressivi maggiori, spesso viene diagnosticata in ritardo in quanto la si confonde con la forma unipolare.
Disturbo ciclotimico: si alternano episodi ipomaniacali ed eventi depressivi.
Disturbo bipolare non altrimenti specificato.
Disturbo bipolare e suicidio.
Il rischio di mortalità è molto elevato nei pazienti affetti da questa malattia. La percentuale di pazienti bipolari che commette il suicidio arriva al 19%, una percentuale 30 volte superiore a quello della popolazione normale. La mortalità in generale è molto elevata anche a causa della tipica sottovalutazione dei pericoli durante la fase maniacale.
Psicoterapia.
La natura presumibilmente biologico-ereditaria del disturbo porta ad una serrata discussione sull'utilità della psicoterapia. La maggior parte degli psichiatri concorda sul fatto che, soprattutto in associazione ai farmaci, terapie cognitivo-comportamentali e di gruppo possano giovare. I problemi psicosociali causati dai sintomi della malattia stessa (problemi lavorativi, scarsa produttività, difficoltà relazionali, problemi legali..) infatti influenzano l'andamento del disturbo favorendo nuove ricadute e contribuendo alla cronicizzazione della patologia; la psicoterapia ha l'importante compito di guidare il paziente nell'adattamento, nell'accettazione della malattia, di stimolare l'affetto protettivo dei familiari. I problemi personali insorti prima degli episodi maniaco-depressivi possono continuare ad esistere. I problemi esistenziali non correlati al disturbo maniaco-depressivo non saranno risolti dalla terapia con stabilizzatori dell'umore. Al contrario, la psicoterapia od altre forme di supporto psicologico possono essere utili nell'affrontare tali difficoltà.
Siamo in buona compagnia: Vittorio Gassman, Indro Montanelli, Alda Merini.
Grazie, cara amica, il saperne di più mi conforta non poco.

Anonimo ha detto...

però, gulp, RESISTI, mi raccomando!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Non ti avrò spaventata? Ricordi? Oggi ho 72 anni e 2 giorni: sono fuori pericolo!