Per essere una che non ama i soprani tuttavia usi il sostantivo al maschile plurale: complimenti. La Callas è stata a mio giudizio il più grande soprano drammatico di tutti i tempi. Così come Pavarotti scuoteva l'anima con il suo "Nessun dorma", altrettanto faceva la Callas in "Casta Diva", con appena una lieve differenza di intesità, a favore della Callas, la cui voce rampinava le corde emotive più sensibili dell'ascoltatore, provocando ogni volta anche adesso un brivido lungo tutto il corpo e una emozione fortissima molto simile al pianto, quanto meno all'inumidirsi degli occhi, che si riempiono di lacrime. Sono emozioni private, anche quando si provano a teatro o in una sala da concerto. La sensazione, molto vicina all'estasi, che si prova lascia poi svuotati e come afflosciati su sè stessi, immobili a cogliere gli ultimi echi, le risonanze di queste voci prodigiose.
2 commenti:
Questa non l'avevo mai sentita, voce superba quella della Callas, non so molto di Lei e per me che non amo i soprani devo dire che era davvero brava.
Per essere una che non ama i soprani tuttavia usi il sostantivo al maschile plurale: complimenti.
La Callas è stata a mio giudizio il più grande soprano drammatico di tutti i tempi. Così come Pavarotti scuoteva l'anima con il suo "Nessun dorma", altrettanto faceva la Callas in "Casta Diva", con appena una lieve differenza di intesità, a favore della Callas, la cui voce rampinava le corde emotive più sensibili dell'ascoltatore, provocando ogni volta anche adesso un brivido lungo tutto il corpo e una emozione fortissima molto simile al pianto, quanto meno all'inumidirsi degli occhi, che si riempiono di lacrime.
Sono emozioni private, anche quando si provano a teatro o in una sala da concerto.
La sensazione, molto vicina all'estasi, che si prova lascia poi svuotati e come afflosciati su sè stessi, immobili a cogliere gli ultimi echi, le risonanze di queste voci prodigiose.
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