Un post di fine anno imperniato sulla 'criminalità dilagante', che ho letto in un blog appena conosciuto, non mi suonava impregnato di molto ottimismo sull'attuale governo del paese, e per me l'amico blogger ha ragione, nemmeno io sono ottimista, anzi, di recente il più nero pessimismo pervade il mio animo.
In materia di sicurezza un governo si qualifica per la politica criminale che riesce a mettere in campo. Questo governo attua una politica criminale (intesa in senso tecnico: niente facili doppi sensi) finalizzata a indebolire l'intero dispositivo di repressione dei reati, ad iniziare dalla magistratura (oggetto di attacchi furibondi e sistematici) per continuare con le forze di polizia (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza), dispositivo che è stato progressivamente ridotto con le pezze al culo (facendo loro mancare i mezzi, le risorse economiche; impedendo agli uditori giudiziari di essere addetti alle funzioni di P.M., lasciando le procure 'sensibili, scoperte sia nella magistratura inquirente che in quella giudicante), con la sola finalità di parare il culo (perdonate questa parola volgare ricorrente ma efficace) alle regali chiappe che sappiamo.
Oltre la sistematica riduzione delle risorse, iniziata nel 2001 e mai fermatasi, un altro motivo, un'altra chiave di lettura va individuata nella politica economica di questo sciagurato governo, non perchè il ministro dell'economia non sia sufficientemente capace di fare il proprio mestiere, ma perchè è stato obbligato a seguire la politica populista e demagogica del premier.
Ancora in chiave repressiva va ricordata c.d. "legge Bossi&Fini" che criminalizzando l'uso a titolo personale delle droghe leggere ha prodotta una crescita esponenziale dei detenuti giunti oggi ad un picco di 65.000 presenze. Ciò sta accadendo perchè ormai dagli anni '80 non si fa più una politica dell'edilizia carceraria per costruire nuove carceri, che uno studio serio delle curve di tendenza del crescere della criminalità avrebbe consigliato di fare. Sapete perchè? Il solito motivo: non ci sono fondi, che maschera quello reale (non ce ne frega niente).
Questo governo è stato capace, nella versione 2001/2006, di dilapidare l'avanzo primario (la differenza fra entrate fiscali ed uscite per le spese di gestione dello Stato) lasciato dal precedente governo (quello D'Alema, intendo, non il massimo - c'è uscito anche il gioco di parole!), pari a cinque punti percentuali di P.I.L. e analogamente ha fatto anche quest'ultima tornata governativa, in appena un anno!
Lo stesso ha fatto anche nella presente legislatura! Quanto si dice: "errare humanum est, perseverare diabolicum"!
Con queste premesse, parlare di 'prevenzione' è utopistico.
La prevenzione non è solo conseguenza della repressione dei reati con un sistema giudiziario che funziona e con pene severe che vengono irrogate (ci tornerò sopra).
Prevenzione è anche una politica economica che crea benessere, posti di lavoro, offre alternative al delinquere: dov'è?
Aggiungasi che oggi si parla a sproposito della certezza del diritto e il panorama è pressochè completo. Certo, le leggi 'ad personam' non aiutano a diffondere nel cittadino la consapevolezza della certezza della pena.
Certezza del diritto si ha quando le norme sono applicate correttamente, certezza della pena detentiva (dell'esecuzione della) si ha quando il sistema penitenziario funziona: con le risorse attuali come può funzionare? La legge penitenziaria è la più progredita al mondo, il settore delle misure alternative alla detenzione di gran lunga più raffinate e pertanto efficaci del sistema anglo-americano della ‘probation’, ma …
È desolante, temo che vi sono due, tre pentole a pressione in ebollizione sul punto di esplodere: le carceri, l’economia e il welfare quasi del tutto smantellato. Il che significa disordini sociali anche, carceri che potrebbero essere messe a ferro e fuoco, un dissesto finanziario dello Stato, che potrebbe trovarsi non più in conduzioni di pagare i propri debiti (BOT, CCT che potrebbero non più essere ammessi al rimborso alle scadenze naturali).
Che ne pensate? È , sto facendo terrorismo psicologico? Se sì, sono pronto a cambiare idea, purchè lo si dimostri in base a dati materiali certi e alla logica della loro lettura.
In materia di sicurezza un governo si qualifica per la politica criminale che riesce a mettere in campo. Questo governo attua una politica criminale (intesa in senso tecnico: niente facili doppi sensi) finalizzata a indebolire l'intero dispositivo di repressione dei reati, ad iniziare dalla magistratura (oggetto di attacchi furibondi e sistematici) per continuare con le forze di polizia (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza), dispositivo che è stato progressivamente ridotto con le pezze al culo (facendo loro mancare i mezzi, le risorse economiche; impedendo agli uditori giudiziari di essere addetti alle funzioni di P.M., lasciando le procure 'sensibili, scoperte sia nella magistratura inquirente che in quella giudicante), con la sola finalità di parare il culo (perdonate questa parola volgare ricorrente ma efficace) alle regali chiappe che sappiamo.
Oltre la sistematica riduzione delle risorse, iniziata nel 2001 e mai fermatasi, un altro motivo, un'altra chiave di lettura va individuata nella politica economica di questo sciagurato governo, non perchè il ministro dell'economia non sia sufficientemente capace di fare il proprio mestiere, ma perchè è stato obbligato a seguire la politica populista e demagogica del premier.
Ancora in chiave repressiva va ricordata c.d. "legge Bossi&Fini" che criminalizzando l'uso a titolo personale delle droghe leggere ha prodotta una crescita esponenziale dei detenuti giunti oggi ad un picco di 65.000 presenze. Ciò sta accadendo perchè ormai dagli anni '80 non si fa più una politica dell'edilizia carceraria per costruire nuove carceri, che uno studio serio delle curve di tendenza del crescere della criminalità avrebbe consigliato di fare. Sapete perchè? Il solito motivo: non ci sono fondi, che maschera quello reale (non ce ne frega niente).
Questo governo è stato capace, nella versione 2001/2006, di dilapidare l'avanzo primario (la differenza fra entrate fiscali ed uscite per le spese di gestione dello Stato) lasciato dal precedente governo (quello D'Alema, intendo, non il massimo - c'è uscito anche il gioco di parole!), pari a cinque punti percentuali di P.I.L. e analogamente ha fatto anche quest'ultima tornata governativa, in appena un anno!
Lo stesso ha fatto anche nella presente legislatura! Quanto si dice: "errare humanum est, perseverare diabolicum"!
Con queste premesse, parlare di 'prevenzione' è utopistico.
La prevenzione non è solo conseguenza della repressione dei reati con un sistema giudiziario che funziona e con pene severe che vengono irrogate (ci tornerò sopra).
Prevenzione è anche una politica economica che crea benessere, posti di lavoro, offre alternative al delinquere: dov'è?
Aggiungasi che oggi si parla a sproposito della certezza del diritto e il panorama è pressochè completo. Certo, le leggi 'ad personam' non aiutano a diffondere nel cittadino la consapevolezza della certezza della pena.
Certezza del diritto si ha quando le norme sono applicate correttamente, certezza della pena detentiva (dell'esecuzione della) si ha quando il sistema penitenziario funziona: con le risorse attuali come può funzionare? La legge penitenziaria è la più progredita al mondo, il settore delle misure alternative alla detenzione di gran lunga più raffinate e pertanto efficaci del sistema anglo-americano della ‘probation’, ma …
È desolante, temo che vi sono due, tre pentole a pressione in ebollizione sul punto di esplodere: le carceri, l’economia e il welfare quasi del tutto smantellato. Il che significa disordini sociali anche, carceri che potrebbero essere messe a ferro e fuoco, un dissesto finanziario dello Stato, che potrebbe trovarsi non più in conduzioni di pagare i propri debiti (BOT, CCT che potrebbero non più essere ammessi al rimborso alle scadenze naturali).
Che ne pensate? È , sto facendo terrorismo psicologico? Se sì, sono pronto a cambiare idea, purchè lo si dimostri in base a dati materiali certi e alla logica della loro lettura.
L'anno appena finito è stato definito "annus horribilis"! Quest'anno potrà essere peggiore?
4 commenti:
Se gli italiani non cambiano rotta di marci si, potrebbe essere peggiore, lo sarà di sicuro.
Purtroppo il pessimismo aleggia in tutti i cittadini attenti alla reale situazione Italia, tranne in quelli che, fette di salame sugli occhi, non perdono nemmeno tempo a pulirsi le orecchie per sentire, meglio ascoltare, ciò che viene loro propinato per oro colato, almeno quello!
Esploderà, esploderà .. e di brutto temo!!
Cambiare rotta! Quali italiani? Quel 70% che non legge nemmeno un quotidiano ? Di libri manco a parlarne.
Quanti di quelli che votavano PD torneranno a votarlo? Mentre l'astensionismo raggiunge percentuali da incubo: il 50%, adesso magari di più!
C'è solo da augurarsi che i delusi, i disgustati di questo ectoplama che è il PD rinuncino ad astenersi e votino l'unico partito che fa opposione seria, dura, intransigente: l'Italia dei Valori!
Luigi, il pessimismo purtroppo aleggia anche in me, ed in altre persone che conosco.
Tantissime altre persone, invece, manco sanno ciò che in realtà sta accadendo alla nostra povera Italia.
Gli altri...ma quanti sono! Purtroppo!
Diritti?
Basta che abbiano le tv a pagamento, il cellulare, i suv, le vacanze a rate, il calcio e le veline ed una bella finanziaria che offre il miraggio di qualsiasi cosa loro vogliano, a rate...e loro, gli altri, sono soddisfatti, appagati!
Anzi, meglio dire che i loro diritti sono sodisfatti! Pienamente soddisfatti.
Che ne sanno loro "dell'avanzo primario"?
(a proposito, mi piacerebbe che questo discorso venisse proposto più spesso...è bene che si conosca l'andamento della curva negli anni che hai citato ed in quelli appena precedenti...)
Che ne sanno loro del diritto primario di ogni cittadino ed essere umano ad avere un lavoro, un minimo salario soddisfacente, una sanità che non sia "pronta e funzionante" solo per gli abbienti, o, peggio ancora, che ne gliene importa a loro di come prevenire il crimine contrastandolo con politiche che, come hai scritto tu, offrono l'alternativa al delinquere?
Che ne sanno loro che quello che lo stato fa per i cittadini non è "la manna caduta dal cielo" (come qualcuno ora tenta di far credere...vedasi, ad esempio, le vicende successive al terremoto all'Aquila) ma è ciò che doverosamente lo stato deve fare per il bene di tutti.
Che ne sanno loro della speranza, diritto fondamentale di ogni essere umano, ad avere un futuro migliore, a prescindere dal colore della pelle o dell'orientamento politico, religioso o sessuale?
Che ne sanno loro che se mai dovesse accadere di perdere totalmente i diritti fondamentali ad una vita dignitosa ( come il lavoro, ad esempio) rimarrebbero con un bel fico secco, perchè sarebbero solo le classi sociali "altolocate" (imprenditoriali) ad avere TUTTE le carte del gioco in mano?
Si potrebbe continuare ancora...ma non sono molto brava ad esprimermi, e mi fermo qui.
Solo un'ultima cosa, una piccola esigenza che ultimamente sta nascendo in me: spero che molte persone oneste, limpide e cristalline, di una certa caratura intellettuale e culturale ci diano una mano per capire sempre di più questo nostra Italia di oggi; ci aiutino ad intravedere un piccolo spiraglio di luce, ci diano un'indicazione sul giusto cammino da percorrere, si mettano in gioco pure loro, non solo a parole, ma con i fatti.
Non che io senta il bisogno di una guida "spirituale"...le idee, anche se poche e minuscole, le ho chiare...ma credo serva una più larga informazione, da personaggi nuovi e al di sopra di ogni sospetto ma che abbiano un carisma vero, portatore di veri valori umani.
Questa è la mia speranza, il mio augurio per il 2010!boh...scusatemi se sono stata prolissa e se non sono stata molto chiara.
Questo è il meglio che posso fare :-)
Un saluto
Mea
Sai Mela, è un commento di una complessità e compiutezza inusitate.
Che ne dirsti di scrivere ogni volta che te ne viene voglia e inviarmi i tuoi scritti per postarli sul mio blog?
Solo in questo modo si può fare informazione e controinformazione, non credo ci resti altro da fare.
Grazie, attendo fiducioso!
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