Dai blog ai dirigenti: “
Silvana Mura: “Meglio discutere che tacere”
“QUESTA È DEMOCRAZIA”
di Luca Telese
“Io capisco tutte le critiche, ma non quelle di chi ci accusa di aver stravolto la linea dell’Italia dei Valori. Sono stati i delegati, la base del partito, a votare la candidatura di De Luca!”. Silvana Mura, il volto femminile più noto del dipietrismo si schiera con il suo leader a difesa della“Svolta di Salerno”. E il giorno dopo spiega: “Sarebbe stato molto più facile, per noi, non sporcarci le mani e correre da soli. Se invece abbiamo deciso di sostenere il Pd è per una scelta di responsabilità”.
Onorevole Mura, se lo aspettava questo coro di proteste, anche fra i vostri iscritti?
“Le ripeto, se non avessimo voluto avere problemi, avevamo una scelta mooolto più facile: correre da soli. Semplice”.
Non teme che possa rivelarsi un errore?
Mi scusi, ma non ci sto. Da anni ci accusano di essere un partito verticistico. Leaderistico...
Bè, Di Pietro non è certo un segretario debole!
D’accordo, ma cosa succede oggi? Quando noi decidiamo di votare con un solenne atto di democrazia diretta, sulla scelta più delicata degli ultimi anni, se la prendono con lui. E’ assurdo.
Ma lei era favorevole o contraria?
Io ero combattuta, come tutti. Ma cosa dobbiamo fare? Immaginare una realtà che non c’è? Spalancare le porte ai Casalesi e consegnare loro una regione chiave del sud?
Travaglio vi chiede perché non avete costruito un’altra candidatura...
Ma su, finiamola di sognare cose che non ci sono! L’unico altro nome possibile per noi, era quello di De Magistris.
Perché non avete votato su di lui, allora?
Perché Luigi – e io sono d’accordo! – ha detto che non voleva tradire gli elettori che lo hanno mandato in Europa, solo pochi mesi fa. Anche questo vuol dire essere coerenti, o no?
Quindi o De Luca o nulla.
Dal momento in cui il Pd lo impone, possiamo solo accettare lui, o prenderci la responsabilità di farlo perdere. Faccio io una domanda, però: tutti parlano della nostra scelta, come se De Luca lo avessimo inventato noi. Come mai nessuno parla del Pd, che lo ha scelto?
Lei quando si è convinta?
Vuole la verità?
L’ha convinta Tonino...
Invece no. Ho deciso solo dopo l’intervento di De Luca da noi.
Non prima?
Per nulla. Anzi. Ero partita perplessa, e a un tratto, a metà discorso,misono trovata ad applaudirlo mentre parlava.
Cosa l’ha persuasa?
De Luca non si è finto quello che non è: ma si è messo in gioco, è venuto da noi, e si è preso degli impegni chiari sulla legalità.
Questo basterà a convincere gli elettori delusi?
Guardi, io mi leggo tutto quello che si scrive nei blog, ascolto ogni critica... Ma la verità è che noi, anche in questo passaggio duro, stiamo crescendo.
Sì, sempre che sopravviviate alla rivolta...
E invece io credo che questo dibattito sia molto meglio del tempo in cui Di Pietro e noi dell’esecutivo decidevamo ogni cosa, e tutti erano contenti così...
Mi spieghi perché...
Sa dov’è che non si discute? Solo nei partiti in cui c’è un padrone e in quelli irrilevanti. Noi, invece, ormai siamo un grande partito che affronta la complessità delle sfide difficili: costruire l’alternativa con le forze che ci sono.
Quindi ben vengano le critiche?
Dai militanti certo. Nei media, invece, vedo molta paura.
Paura di cosa?
Di un partito che passa dalla protesta alla proposta, che si prende le sue responsabilità.
Voi avete accettato De Luca, però il Pd non ha accettato Callipo. Ma i matrimoni non si fanno in due?
Invece io sono contenta che non ci siamo messi a mercanteggiare. Non si barattano le poltrone. Noi abbiamo fatto la nostra scelta, ora il Pd deve fare la sua. Magari loro discutessero come noi! Anche chi non è d’accordo preferirà la democrazia al silenzio.
2 commenti:
boh, l' amarezza comunque non mi passa se pur prendo atto delle ragioni.:(
LA TUA AMAREZZA AVRA' DIRITTO DI ESISTERE SOLO SE LA REGIONE CAMPANIA DOVESSE ANDARE AL PDL:
COME DIRE, ESSERSI PROSTITUITI PER NIENTE!
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