di Peter Gomez
L’inchiesta fiorentina sulla Protezione civile e sui 337 milioni di euro sottratti ai contribuenti e bruciati nei lavori del G8 (mancato) alla Maddalena è una fotografia perfetta dello stato del paese. Al di là di quelli che saranno gli esiti dell’indagine, già ora si sa che intorno a Guido Bertolaso negli anni è nato, ed è stato foraggiato, un sistema di scambi di favori e di assegnazione degli appalti perfettamente bipartisan.
Grazie al Segreto di Stato, imposto da Prodi e confermato da Berlusconi, alla Maddalena i criteri di affidamento dei cantieri sono rimasti per tutti un mistero. Così, con la scusa della sicurezza – che fa il paio con quella dell’emergenza – ad un’azienda da appena 26 dipendenti dichiarati,
Un sistema perfetto per gestire i soldi pubblici lontano da ogni verifica.
Oggi quindi ci si può giustamente indignare per un premier come Berlusconi che prima ancora di conoscere gli atti attacca i giudici e difende a prescindere tutti gli indagati.
Ma bisogna anche ricordare che nelle democrazie normali, a controllare chi governa, prima ancora della stampa e della magistratura, deve essere l’opposizione. Sempre che non vada abitualmente a pranzo o a cena con il Bertolaso o il Balducci di turno.
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