venerdì 19 marzo 2010

GARANTE DI CHI? L’AGCOM BALBETTA SU INNOCENZI



Via all’istruttoria ma nessuna sanzione per il commissario al servizio di B.

La delibera è neutra: “Chiediamo un parere al comitato etico”. Il consiglio dell'Autorità di garanzia ripete la procedura interna che, appena tre anni fa, verificò il valore 'deontologico' delle telefonate del commissario Giancarlo Innocenzi con Berlusconi (caso Saccà). La poltrona di Innocenzi fu salvata dal voto clemente dei colleghi. Ora il medesimo commissario di un'Autorità terza – indagato dalla procura di Trani per favoreggiamento – riceveva pressioni dal premier. Per evitare proteste clamorose o addirittura le dimissioni dei membri indipendenti, Corrado Calabrò ha proposto di rinviare la pratica Innocenzi al comitato etico, senza nemmeno svolgere il Consiglio, e aprire un’istruttoria. Dopo aver ascoltato Innocenzi, in due settimane, il consiglio riceverà la relazione dal comitato e voterà l'eventuale sanzione. La posizione di Calabrò sarà determinante perché si profila un 4 a 3 favorevole a Innocenzi. Il commissario Stefano Mannoni spezza le illusioni di chi vorrebbe punire il recidivo Innocenzi: “Il comitato etico si limiterà a dare un giudizio su queste indiscrezioni giornalistiche e sulla pubblicità non richiesta che ne è derivata. Quello che deve essere chiaro, il punto che doveva passare - ha aggiunto - è che non formuliamo alcun giudizio su Innocenzi: il commissario è garantito da tutti i punti di vista, sia da quello penale che da quello etico”. I tre colleghi eletti dal centrosinistra specificano: “Non ci riuniamo più con Innocenti. Sarà garantito per Mannoni”. Per l'avvocato e professore di storia delle Costituzioni moderne, già collaboratore di Libero, Foglio e Giornale. La vicinanza di Mannoni a Innocenzi è percepibile nelle intercettazioni: “Martedì va bene, anche perché ho detto a Mannoni poi 'ci vediamo lunedì' ... Sono d'accordo con Mannoni”, riferisce Innocenzi a Roberto Viola, segretario generale dell'Agcom, all'indomani della puntata di Annozero su Nicola Consentino. Prima che intervenga il direttore generale Masi, Innocenzi cerca di proibire le docufitction di Annozero. Nel frattempo, sta per costituirsi un comitato per i processi in tv. Mannoni: Qui sta succedendo un casino perché io ho fatto uscire un velino.. ho ricevuto una telefonata, non ti dico, di Lauria (Michele, ex Margherita, ndr) così … il presidente vuol mandare tutto a questo comitato... Innocenzi: Sì, lo so

M: Voglio dire il problema è questo, allora innanzitutto a Lauria gli ho risposto del fatto che... Lauria dice ' tu fai saltare in aria l'Autorità per uno che è inquisito di camorra'. Voglio dire, che ragionamento è questo? No, però volevo dirti,qui succederà il finimondo

I: Io ho già parlato con Viola, gli ho detto che lunedì ci vediamo per preparare la cosa

M: Sì, però voglio dire .. questa storia di questo comitato … io dico una cosa … sta roba va portata in Consiglio.

Il professore di Sondrio ha gradito poco Annozero: “Io non ho nessun rapporto né con Forza Italia né con il Cavaliere, ieri sera veramente una roba che mi fa venire in mente Pol Pot dopodiché Lauria … a me questo discorso omertoso, per cui dice ’non attacchiamo Annozero perché se no ci arriva un sacco di merda addosso e salta l'Autorità’, sì, però io dico una cosa, cioè se noi adottiamo regole...

I: È il contrario... se noi non facciamo niente, l'Autorità diventa inutile, che è diverso

M: con Napoli non ci parlo, parlaci tu … io parlo con Magri però … e Magri mi ha promesso una neutralità favorevole. I due stanno preparando un'azione all'Autorità contro Annozero.

M: mi hanno appena chiamato dal velino no, dicendo che i nostri colleghi del centrosinistra hanno già dato garanzie all'esterno che non si aprirà nessuna istruttoria su Santoro.

I: ah va bè, sì, danno garanzia un paio di coglioni

M: eh, appunto. Innocenzi voleva aiutare Cosentino impedendo la presenza in tv degli imputati. L'invito da Porta a Porta vanifica l'idea.

M: senti, a seguito della puntata devo dire ottima ieri sera, ho un po' modificato la lettera, quella parte in cui richiamo l'altro indirizzo del 2003, sul fatto che gli imputati non debbano essere in trasmissione, perché ieri sera, siccome c'era Cosentino, altrimenti questi ce la utilizzano contro. Mannoni è preoccupato, c'è il rischio che la richiesta d'istruttoria venga respinta.

M: Poi se il presidente non la apre si assume una bella responsabilità I: no, infatti, adesso sì...

M: Sì, l'essenziale è questo, che se poi non riusciamo ad aprire l'istruttoria tiene distinte le responsabilità, perché dunque noi, se questi decidessero, Berlusconi dicesse 'questi qui dell'Autority non sono manco capaci di aprire un'istruttoria'. Capito?

Car.Tec.

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