venerdì 19 marzo 2010

In piazza a qualunque costo Il premier mostra i muscoli


SMS “ABUSIVI” E SOCIETÀ COINVOLTE IN INCHIESTE: TUTTO PER DOMANI A ROMA

di Luca Telese

Architetti, messaggini, piazze, inchieste e appalti: un bel cortocircuito, sulla manifestazione del centrodestra a Roma. E dire che l’esordio era stato quasi idilliaco. L’appuntamento era in mezzo al pratone di piazza San Giovanni, proprio sotto il palco in allestimento: una conferenza stampa festosa. Si celebrava così, en plein air – ieri mattina – la presentazione della manifestazione del Pdl di domani. Solito titolo buonista e mistico: “L'amore vince sempre sull'odio e sull'invidia”. Secondo slogan: “Dal governo del fare alle Regioni del fare”. Ci sono un tavolino minuscolo, una manciata di sedie, i giornalisti: un grande senso di vuoto nell’enorme pratone spopolato, gli operai del cantiere al lavoro in sospensione. Gli uomini del Pdl sono radiosi: “Vi meraviglieremo. Il nostro popolo, il nostro partito e i nostri elettori vi meraviglieranno”, dice un entusiasta Denis Verdini, coordinatore azzurro.

Ma intanto la prima “meraviglia” che si registra, è quella dei tanti italiani che si sono visti recapitare sui propri telefonini privati un sms firmato Silvio Berlusconi: “Ti aspetto Sabato alle ore 14 a Roma Circo Massimo. Un grande corteo fino a San Giovanni per difendere la libertà e la democrazia”. Che tenero. Peccato che sia opera di una agenzia di marketing. E peccato che molto probabilmente si tratti di “spam”, ovvero di un messaggio inviato anche a persone che non avevano concesso l’autorizzazione a ricevere messaggi pubblicitari. Tant’è vero che nella serata di ieri, dopo che Cnr media, una testata radiofonica e web aveva diffuso per prima la notizia (ma nel pomeriggio ci hanno scritto anche molti nostri lettori) gli uomini del Pdl erano stati costretti a smentire la notizia. Gli uomini di via dell’Umiltà – il quartier generale berlusconiano – ribattevano: “Abbiamo dato l’incarico a una società esterna e nel contratto, proseguono, è scritto che potevano essere mandati sms solo a chi avesse firmato l’autorizzazione a ricevere pubblicità politica. La società, aggiungono, ha a disposizione due liste di contatti: una di nostri iscritti e una, della società, che però comprende solo cittadini che abbiano dato autorizzazione a ricevere qualsiasi tipo di pubblicità politica, quindi non solo del Pdl”.

Possibile ? Oppure è stata la società appaltatrice a forzare, ricorrendo a una mailing list non autorizzata ai messaggi politici per eccesso di zelo? Improbabile, data la delicatezza della materia. Ma indicativo, per almeno due motivi. Già in occasione dell’altra manifestazione del centrodestra a San Giovanni sorsero polemiche sugli sms promozionali. E, in secondo luogo, il ricorso a uno strumento di mobilitazione così appariscente, dimostra che dietro alle esibizioni muscolari e ai proclami della vigilia, gli uomini del Pdl vogliono cautelarsi in ogni modo contro un possibile flop di presenza.

Anche l’itinerario del percorso, poi, rivela grandi ambizioni. Non uno solo, ma addirittura due cortei, uno dei giovani guidato dal ministro Giorgia Meloni, e uno del partito, “dedicato” (questa è la definizione) a Renata Polverini.

Il primo parte dalla periferia (Colli Albani) l’altro dal centro (Circo Massimo). Ma intanto, dalla Rete, arriva un’altra segnalazione che mette in imbarazzo gli organizzatori. Mario Catalano, “il Panseca di Berlusconi” risulta essere il coreografo del grande evento secondo l’autocertificazione presentata dagli uomini del Pdl nella conferenza dei servizi di Roma. Ma, allo stesso tempo, oltre ad essere uno storico collaboratore del Cavaliere, risulta anche essere uno degli uomini finiti nell’inchiesta della magistratura per gli appalti dei lavori sul G8. Uno tra i primi ad accorgersene è Gianfranco Mascia, portavoce del popolo viola, che sul suo sito scrive la notizia e riporta cosa aveva scritto sull’architetto l’Espresso: “Catalano è già stato premiato dal Cavaliere a inizio legislatura con una ricca consulenza a Palazzo Chigi dove cura l’immagine del premier e gli eventi pubblici in cui è coinvolto. Ma evidentemente la prebenda non basta ed ecco infatti Catalano accorrere tra le macerie de L’Aquila per le performance del presidente. Con l’incarico di verificare, vai a capire perché proprio lui – scrive l’Espresso – la piena applicazione della legge 626 che regola la sicurezza sul lavoro. Il tutto per altri 92 mila euro”. Sicuramente remunerativo. Una coincidenza? Se fosse così ce n’è anche un’altra. La coreografia della manifestazione di domani è affidata “D and di lighting & truck”. Altra ditta di cui parlava l’inchiesta de l’Espresso sul terremoto. Secondo i preventivi della ditta per l’evento riportati dal settimanale, “la fornitura comprende tra l’altro telecamere, maxischermi, impianti elettrici e di illuminazione, e persino “tre personal computer completi di pacchetto office” al costo di 1.500 euro, cioè 500 euro a computer. Uno pensa: computer acquistati. Macché: i 1.500 euro sono il costo del noleggio, ben 500 euro a pc per sole 48 ore. Una follia che contribuisce allo scandaloso costo finale dell’“operazione case”. La stessa ditta aveva organizzato la copertura mediatica di altri eventi a Palazzo Chigi con appalti altrettanto generosamente retribuiti. Osserva Mascia sul suo blog ricordando i costi di rappresentanza di Palazzo Chigi lievitati a quasi 5 milioni di euro: “Che ne dite? Non è il caso di farlo sapere agli ignari cittadini che saliranno sugli autobus pagati (pranzo e cena compresi) da Berlusconi che si stanno organizzando in tutta Italia?”. Già. Intanto il premier annuncia che lui in piazza domani ci sarà. A sorpresa, una visita lampo nel corteo. Il primo bagno di folla dopo l’attentato di Tartaglia. E poi sotto questo palco così bello. E costoso (per noi).

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