martedì 16 marzo 2010

Trani, Csm apre una pratica sull'invio di ispettori


Mancino: "Non devono comprimere l'indagine"

Sull'asse Roma-Trani si consuma l'ennesimo scontro tra la magistratura e il premier, questa volta sul caso Rai-Agcom. "Le toghe e la sinistra sono alleate", ribadisce oggi Silvio Berlusconi, mentre il ministro della Giustizia Angelino Alfano, riferendosi alla fuga di notizie, dice che "le talpe vanno vanno individuate e punite". Da Trani intanto uno dei pm titolari dell'inchiesta, Michele Ruggiero, spiega che gli ispettori - giunti nel pomeriggio - "non vedranno i fascicoli", perché il segreto istruttorio vale anche per loro. E sempre sull'arrivo in Procura degli inviati del Guardasigilli il Csm apre una pratica, per verificare se ci siano state indebite interferenze: "L'indagine giudiziaria non può essere compressa dall'ispezione", spiega il vicepresidente Nicola Mancino.

L'affondo di Berlusconi. Dalle parole del premier si capisce che i toni resteranno alti. "Da quando sono sceso in campo alla vigilia di ogni sfida elettorale l'alleanza ormai scoperta tra la sinistra e una parte della magistratura interviene indebitamente nella campagna elettorale per influenzare il voto dei cittadini" scrive Silvio Berlusconi in una lettera inviata oggi ai sostenitori dei club della liberta' presieduti da Mario Valducci. Si parla ancora una volta di "accuse a orologeria", enfatizzate "dai media compiacenti Di fronte a questo ultimo attacco, non possiamo rimanere indifferenti: vi invito a mobilitarvi per il 20 di marzo, quando in piazza San Giovanni a Roma manifesteremo in difesa del nostro diritto a votare, in difesa del nostro diritto alla privacy, per ribadire i risultati del nostro Governo e per far sottoscrivere ai tredici candidati governatori dei precisi impegni di lavoro".

Le repliche dell'opposizione. "Berlusconi deve capire che noi non ci occupiamo delle questioni giudiziarie. Stiamo cercando di fare politica e di occuparci dei problemi degli italiani. Quindi smetta di alzare polveroni e si concentri anche lui sulle cose che contano": così il segretario Pd, Pierluigi Bersani. E Antonio Di Pietro, sul suo blog: "Il vecchio disco per cui sono i comunisti ed i magistrati che tramano non regge, anche se ci sta provando, perchè Berlusconi e i suoi scagnozzi hanno fatto tutto da soli".

Interrogato Santoro. Oggi a Trani sono di scena sia gli ispettori inviati dal ministro della Giustizia Alfano che Michele Santoro. Il conduttore - uno dei principali obiettivi delle pressioni del premier sull'Agcom e anche al centro della protesta sui talk show Rai sospesi - viene ascoltato dai pm come testimone: "'Le pressioni sono di dominio pubblico, che vanno avanti dall'editto bulgaro in poi. Comunque io vado avanti".

Gli ispettori a Trani. Arrivano nel pomeriggio. Ma uno dei pm titolari dell'inchiesta, Michele Ruggiero, spiega che non vedranno i fascicoli dell'inchiesta:"C'è il segreto istruttorio, quindi ciò che non è stato comunicato ancora agli indagati non può essere comunicato a nessuno, neanche agli ispettori". Il magistrato aggiunge di essere "sereno e tranquillo".

Le mosse del Csm. Il Comitato di presidenza del Csm convoca nel pomeriggio il consigliere Cosimo Ferri, finito nelle intercettazioni dell'inchiesta di Trani, per colloqui avuti con il commissario di Agcom Giancarlo Innocenzi. "Sono molto soddisfatto", dice Ferri al termine dell'audizione a Palazzo dei Marescialli. Su di lui, comunque, i colleghi per oggi non prendono decisioni. Poi il Comitato di presidenza dell'organo di autogoverno della magistratura prende un'altra decisione importante: dà infatti via libera all'apertura della pratica, chiesta ieri dalla maggioranza dei consiglieri, sull'ispezione a Trani disposta da Alfano. E proprio il Guardasigilli, a proposito del Csm, dichiara: "Nessun conflitto, ma non faccia politica".

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