giovedì 29 aprile 2010

Bersani a Fini: "Noi disperati? Lui sia coerente" E il leader Pd attacca il ddl intercettazioni


Polemizza con Fini che definisce la sinistra "disperata". E annuncia una opposizione durissima al dl intercettazioni. Il leader democratico Pier Luigi Bersani, dai microfoni di Rainews24 parla anche di riforme e del "patto repubblicano" attorno alla Costituzione. "E' un appello che ho rivolto non solo al presidente della Camera e prima del suo strappo. Servono riforme ancorate alla Costituzione ed intorno ad essa si può costruire un patto repubblicano".

Sulle mosse del presidente della Camera si interroga anche Massimo D'Alema. Che, intervistato dal Corriere della Sera, sostiene che sarebbe un "errore" non comprendere che Fini è un interlocutore". Bersani, invece, è più freddo: "Faccia quello che ritiene, io credo però che debba mostrare la sua coerenza in passaggi parlamentari come i temi economici o norme come quella sulle intercettazioni e la giustizia". Il presidente della Camera, secondo Bersani, "solleva problemi veri ma dentro uno schieramento dove è impossibile risolverli, quindi questo battibecco avrà scarsi esiti pratici". Ma D'Alema la vede diversamente: "'La crisi che si e' aperta nel centrodestra è vera e profonda, non è uno scontro personale o una sceneggiata, e ci sono alcuni temi su cui serve uno "spirito bipartisan".

Poi il segretario del Pd torna sul tema della riforme. Le stesse che D'Alema giudica "impossibili" in questa legislatura. "La nostra proposta nasce dal tema: ci vogliamo convincere che il meccanismo di deformazione populista della nostra democrazia, che prometteva decisioni, è la ragione vera per cui le decisioni non le prendiamo? Vogliamo accelerare in curva, discutendo la bozza Calderoli? Io rivolgo a tutte le forze attente a questo problema, politiche, sociali e culturali, un tema di attenzione: dobbiamo riformare un meccanismo istituzionale ancorandolo saldamente ai principi della nostra costituzione. Attorno a questo bisogna fare il patto repubblicano, che agirà negli appuntamenti parlamentari e mi auguro anche nel Paese" dice Bersani. Per D'Alema, invece, I'ostacolo vero non è Fini "ma la posizione di Berlusconi. Per fare riforme serie e stabili è del detto evidente che serva un dialogo vero fra le forze politiche. Mentre Berlusconi vuole un monologo, non un dialogo".

Infine, sul dl intercettazioni, il segretario del Pd definisce la la norma "fin qui insufficiente". Per Bersani "non si può indebolire uno strumento essenziale per indagini come quelle di mafia. Se resta così sarà opposizione dura".

(29 aprile 2010)

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