domenica 18 aprile 2010

Federalismo con Gran Visir


di Michele Serra

Si comincia a discutere di riforme. E' a buon punto il bando d'appalto per la costruzione del tavolo sul quale si riuniranno i Padri costituenti, mentre si fanno illazioni su ciò che verrà discusso. Dal Semipresidenzialismo con due semipresidenti al Berlusconismo, con cui il Cav. diventerebbe capo del governo e anche dell'opposizione Piazza del Quirinale

La discussione sulle riforme istituzionali è a buon punto. Le delegazioni dei partiti (Bertolaso per la maggioranza, Mastro Geppetto per l'opposizione) hanno già perfezionato il bando d'appalto per la costruzione del tavolo sul quale si riuniranno i nuovi Padri costituenti, nel caso di Bossi accompagnati anche dai Figli costituenti. Si parla di una tavola rotonda, molto alta per consentire ai rappresentanti dell'opposizione di sedercisi sotto, e dotata di una rampa laterale per consentire a quelli del governo di salirci sopra in automobile. Un buco al centro permetterà al governo di comunicare le sue decisioni alla delegazione sottostante, lanciando appunti appallottolati. Quanto al contenuto delle riforme, ecco le prime illazioni.

Semipresidenzialismo Vengono eletti due semipresidenti, uno a Roma e uno a Milano. Faranno in contemporanea il discorso di Capodanno, a reti unificate, pronunciando una frase a testa. Uno sarà Berlusconi, l'altro sarà votato dal popolo scegliendo tra i finalisti di un concorso televisivo per i sosia di Berlusconi. Previsto anche un semiparlamento, più piccolo e maneggevole, con funzioni di rappresentanza: sarà itinerante, sul modello del Cantagiro, e ogni sera la festosa carovana degli onorevoli entrerà in una città diversa per esporre in piazza le nuove leggi, divise in categoria Big e categoria Esordienti. La folla deciderà per acclamazione la legge più popolare. In pole position l'abolizione delle tasse, l'introduzione della pena di morte e la mutualizzazione del lifting e dei tatuaggi.

Semipresidenzialismo alla francese Identico al precedente, ma con l'obbligo per tutti i rappresentanti delle istituzioni di tenere i discorsi ufficiali con una baguette sotto il braccio.

Berlusconismo Berlusconi diventa capo del governo ma anche dell'opposizione.

Presidenzialismo Identico al precedente, ma con un rafforzamento del ruolo di Berlusconi.

Nanofederalismo È un'evoluzione naturale del federalismo. Si fonda sull'idea che le Regioni rischiano di diventare a loro volta Stati centralisti. L'Italia verrà divisa in Quartieri e Caseggiati, ciascuno dei quali sarà autonomo fiscalmente. Nella versione estrema, il nanofederalismo prevede che ogni cittadino paghi le tasse a se stesso e ricopra le cariche di Preside, Pretore e Capo di Stato Maggiore. In caso di invasione straniera, ogni cittadino sarà libero di decidere la sua strategia bellica, affacciarsi al balcone e sparare ai passanti che considera più minacciosi per la sua autodeterminazione.

Plutocrazia Già in vigore nei suoi aspetti sostanziali, gli esperti del Pdl vorrebbero dare alla plutocrazia anche una veste formale. L'uomo più ricco d'Italia viene eletto automaticamente Gran Visir, e ogni sabato si affaccia da un palazzo sfarzoso, circondato da donne bellissime, lanciando alla folla in delirio manciate di monete. L'opposizione, perplessa, intende presentare alcuni emendamenti: la presenza di un'ambulanza per soccorrere i feriti, e l'istituzione di un'apposita authority con il compito di verificare che, confusi tra la folla, non ci siano emissari del Gran Visir con il compito di riportargli le monete.

Dittatura "È solo un'ipotesi di lavoro", spiega Paolo Bonaiuti, "e un'opposizione che sa dire solo di no dovrebbe riflettere prima di mettersi di traverso. Un atteggiamento tanto più inspiegabile se si considera che siamo partiti proprio dalla bozza Violante, stracciandola e bruciandone i pezzetti in presenza di testimoni".

Vendita L'idea è vendere l'Italia a Berlusconi, perfezionando il leasing già in atto, e con il ricavato rifarsi una vita all'estero, in Scandinavia o in Francia. È il solo progetto rilevante presentato dagli esperti della sinistra, che la ritengono l'unica strada praticabile.

(15 aprile 2010)

Nessun commento: