

La querelle sulla Padania si arricchisce di un nuovo capitolo. I leghisti "urlano per non far sentire la verità". E "fanno fumo per nascondere l'assenza dell'arrosto". Sono questi i toni che FareFuturo, la fondazione vicina al presidente della Camera Gianfranco Fini, utilizza per replicare all'intervista rilasciata a Repubblica dal leader del Carroccio Umberto Bossi. E cresce la polemica sull'esistenza della Padania, bollata da Fini come "un'invenzione lessicale". "Ci sono grosso modo 10 milioni di persone disposte a battersi per
FareFuturo. La replica dei finiani è affidata a un corsivo di Filippo Rossi. Che su FareFururo Web Magazine scrive: "Avevamo promesso di non polemizzare con
Bossi: "Padania, eccome se esiste". "Ci sono grosso modo 10 milioni di persone disposte a battersi per
Zaia e Cota. I neo-governatori del Veneto e del Piemonte si schierano in difesa delle posizioni di Bossi. Per Roberto Cota, "Fini può dire quello che vuole, ma
La controreplica di Fini. "Accetto la sfida: sarò più presente al nord. Lì servono meno tasse, non bandiere verdi". Il presidente della Camera affida al sito di Generazione Italia, attraverso una risposta ad un lettore del nord, la replica ai governatori del Carroccio. "Perdere tempo a discutere di una cosa che non esiste (
"E non dimentichiamo - ha aggiunto il presidente della Camera - che non possiamo eliminare con un tratto di penna la questione meridionale: metà del Paese è nelle mani della criminalità organizzata e ha un reddito pro-capite di circa la metà rispetto a quello del Nord". Fini ha concluso precisando che, dal suo punto di vista, la "favola-Padania" serve solo "a gridare contro "Roma ladrona" per poi però continuare a lasciare tutto così com'è".
Il sondaggio Ispo. Soltanto il 10 per cento dei cittadini del Nord, Emilia Romagna esclusa, è favorevole alla secessione e alla creazione della Padania come stato indipendente. Sono questi i dati di un sondaggio rivelati dal presidente dell'ISPO Renato Mannheimer. E il "sentimento secessionista" non sarebbe diffuso neanche tra la maggioranza degli elettori della Lega. Per Mannheimer, "all'interno degli elettori della Lega, il 40% circa vuole staccarsi dal resto dell'Italia. Il sentimento secessionista è più forte in Veneto, seguono Lombardia e Piemonte".
(22 giugno 2010)

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