domenica 4 luglio 2010

Berlusconi attacca sulle intercettazioni: «Si oppone solo lobby giornalisti-toghe»


Venerdì aveva tirato fuori quel «ghe pensi mi» con cui prometteva un intervento in prima persona per rimettere ordine allo scompiglio che si è manifestato all'interno del Pdl, in particolare nei giorni in cui lui era impegnato nella trasferta in Canada e Centroamerica. A distanza di 24 ore, Berlusconi è partito all'attacco. Ma non ha affrontato il tema della divisione interna al Pdl. Al contrario ha puntato il dito contro l'opposizione («La sinistra sa solo insultare, calunniare e diffamare e non ha idee. La realtà è che a me non mi demoralizza nessuno) e quella che ha definito la «lobby giornalisti-toghe» che si oppone al ddl sulle intercettazioni. Secondo il leader del Pdl, «siamo tutti spiati, non è tollerabile» e ad opporsi a una regolamentazione delle intercettazioni ci sarebbe appunto «solo la lobby di giudici e giornalisti».

MANOVRA E TREDICESIME - Il presidente del Consiglio, intervistato dal Tg4, ha parlato anche della situazione economica, precisando che non ci saranno tagli alle tredicesime dei pubblici dipendenti e delle forze dell'ordine, come era stato prospettato in un emendamento firmato dal deputato del Pdl Azzolini, e spiegando che «la ripresa sarà tanto più salda quanto più sarà legata a una politica di rigore». «Tutti gli organismi internazionali - ha detto il premier - hanno apprezzato i risultati del governo, e gli ultimi dati economici li confermano: la produzione industriale è salito, è aumentata la velocità della ripresa». E poi, ha aggiunto, «l' Italia sta meglio di altri Paesi perchè ha adottata la politica di non mettere le mani nelle tasche degli italiani».

Redazione online
03 luglio 2010

1 commento:

Francy274 ha detto...

Non lo sopporto piùùùùùùùùù.. se un dio ci fosse ci avrebbe liberati sul sorgere da questo flagello umano, ma dio non c'è e dobbiao sorbircello causa imbecillità italica!!!!!!!!!!