venerdì 2 luglio 2010

Berlusconi: "Prendo io in mano la situazione"


Ha parlato con Tg1, Tg5 e Giornale Radio Rai, ottenendo naturalmente l'apertura dei telegiornali. Una scelta che non piace al Pd: "Quello che è successo stasera con la berlusconeide a reti unificate è talmente più grave della già consueta faziosità che richiede un pronunciamento urgentissimo della autorità competente a vigilare sul settore. Per l'ennesima volta Berlusconi ha superato ogni limite" dichiara Vincenzo Vita.

Il presidente del Consiglio ha voluto fare un bilancio, al ritorno dal G20 e G8. Ma non ha mancato di dire la sua sulla situazione della maggioranza. "Ho trovato un po' di ebollizione a casa, ma a partire da lunedì prenderò in mano la situazione con tutti i titoli dell'agenda politica: quelli della giustizia, delle intercettazioni, i temi della manovra economica e anche i temi che riguardano le correnti nei partiti. Se qualcuno pensa che le correnti possono provocare un raffreddore, in questo caso sono certo di evitarlo, di sicuro. Come si dice a Milano "ghe pensi mi". Dichiarazioni che sembrano non tenere conto della situazione nel pdl, scosso da una dura dichiarazione di Cicchitto: "O collaboriamo o ci dividiamo". 1

"Il viaggio all'estero è stato un tour de force ma con ottimi risultati" ha detto il premier. "Abbiamo portato a casa per il nostro paese quasi un punto di pil di lavori e acquisti di prodotti; direi un vero tonico per l'economia".

Una decina di minuti dopo, la risposta di Italo Bocchino. "La notizia che il presidente Berlusconi in persona prenderà in mano da lunedì l'agenda delle questioni spinose di cui si sta dibattendo è positiva e ci rende ottimisti circa l'accoglimento delle nostre proposte di modifica sulle intercettazioni e sulla manovra" ha detto il vicecapogruppo del Pdl alla Camera, Italo Bocchino, presidente di Generazione Italia.

Duro invece il commento del presidente dell'Assemblea nazionale del Pd Rosy Bindi: "Al 'ghe pensi mi' del presidente del Consiglio si può solo replicare: ma finora chi ci aveva pensato? E dove era? E cosa aveva fatto?". La Bindi sottolinea "il disastro della manovra, le liti nel Pdl, la nomina di Brancher, la vergogna del ddl intercettazioni, la mancanza di risposte alla crisi sono proprio il frutto della sua inadeguatezza", e si domanda se il premier stia cercando di disconoscere il proprio operato. "Ora prova a rassicurare. Ma gli italiani sanno chi li governa malamente da due anni e a Berlusconi - conclude - non basterà una intervista ai tiggì per recuperare le figuracce di queste settimane".

(02 luglio 2010)

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

A ME SEMBRA IL GESTO DI UN UOMO ALLA DISPERAZIONE, CHE SA DI AVERE PERSO IL CARISMA E TENTA IL TUTTO PER TUTTO. UNA REAZIONE PREVEDIBILE MA INEFFICACE.