domenica 11 luglio 2010

Bocchino: "Per Verdini una soluzione-Brancher"


GUIDO RUOTOLO

Non l’ho detto, e poi la stessa agenzia di stampa ha chiesto scusa. Figuriamoci se noi ci mettiamo a fare i ricatti o a minacciare di far cadere il governo. In questi mesi abbiamo sempre condotto una solare battaglia di idee e di confronto politico interno al Pdl e parrebbe molto singolare che oggi affermassimo di avere i numeri per far cadere il governo. Il nostro obiettivo non è quello di danneggiare la maggioranza o disarcionare Berlusconi, ma di diventare maggioranza nel partito su tre argomenti sui quali il Pdl appare oggi poco sensibile: difesa della legalità e dell’unità nazionale; riaffermazione di una carta dei diritti e dei doveri dei cittadini».

Italo Bocchino è amareggiato per l’ultimo scandalo giudiziario che vede coinvolti esponenti del suo partito (da Denis Verdini a Nicola Cosentino). L’ordinanza di custodia cautelare di 60 pagine l’ha letta tutta di un fiato: «Si passa da Totò e Peppino, nel senso che quei signori sembrano far parte di una banda di sfessati, al Romanzo Criminale come dice Fabio Granata. La cosa davvero preoccupante è il risvolto di malcostume nel partito». E tanto per non gettare il sasso e tirare indietro la mano, l’esponente dei finiani dice che «il Berlusconi “ghe pensi mi” come ha risolto il caso Brancher così deve risolvere il caso Verdini». Insomma, anche il triumviro del Pdl deve dimettersi.

Adesso a far girare su tempesta la lancetta del barometro della politica interna, è il dopo cena a casa Vespa. La Lega all’ipotesi dell’Udc di Casini nel governo non ci sta...
«Posso solo dire che a quella cena era stato invitato anche Gianfranco Fini, che però ha preferito raggiungere le figlie al mare».

Il premier ha attaccato la libertà di stampa, che non è un diritto assoluto.
«Da editore dico al Presidente che sbaglia. E’ una sciocchezza imperdonabile prendersela con la sinistra che imbavaglia la verità. Il mondo dell’informazione è plurale e per i giornalisti è un dovere raccontare i fatti».

Torniamo ai fatti della loggia paramassonica di Flavio Carboni e soci. Soci molto vicini o interni al Pdl...
«L’assessore regionale della Campania Ernesto Sica si deve dimettere subito. Lui è stato catapultato in giunta dal suo sponsor-protettore: Silvio Berlusconi. Sica è quello che costruisce il falso dossier contro Stefano Caldoro, il nostro governatore».

E il sottosegretario all’Economia nonché segretario regionale del Pdl Nicola Cosentino?
«Anche lui è oggettivamente incompatibile con la guida del Pdl campano. In una intercettazione tra Cosentino e l’imprenditore Martino, il sottosegretario spiega all’interlocutore che in un rapporto dei carabinieri, che non esiste, si parla delle frequentazioni ambigue e dei vizietti di Stefano Caldoro. Cosentino partecipa all’azione di dossieraggio contro il futuro governatore della Campania. Se fossi in Caldoro non gli rivolgerei mai più la parola. E dunque Cosentino non può più essere segretario del partito».

Sul nodo Verdini lei dice che deve essere Berlusconi a far dimettere il triumviro del Pdl. Indagato a Firenze e probabilmente a Roma, Verdini dagli atti processuali sembra più impegnato a raccomandare i suoi sodali in affari più o meno leciti che a fare politica...
«Sui profili penali non voglio esprimermi. Da amico, mi auguro che Denis Verdini sappia dimostrare la sua innocenza. Dal punto di vista politico c’è un enorme problema di opportunità che Silvio Berlusconi non può far finta di non vedere. Insomma, il caso Brancher docet. Più in generale c’è un problema della classe dirigente del partito che non riesce a interpretare il progetto originario di Berlusconi e Fini. La degenerazione è arrivata a livelli di guardia con spericolate e vergognose operazioni di dossieraggi contro esponenti del partito».

C’è anche un dossier su di lei...
«Nessuno mi ha dato comunicazione ufficiale. So che a Napoli circola questa voce. Sono certo che qualcuno ha perso tempo non riuscendo a trovare o a inventare nulla contro di me».

2 commenti:

valerio ha detto...

sarebbe ora che venisse fuori tutto e che certi personaggi vadano a casa , non ne possiamo più !!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

VALERIO, SONO D'ACCORDO, MA NON E' FACILISSIMO.